LEZIONI DEL PASSATO 3
7 Gennaio 2009Sono ancora qui a rinfrescarvi la mente riguardo ai reperti archeologici rinvenuti nel territorio palagianese.
Avete dimenticato che nel terreno adiacente al campo sportivo fu scoperta una piccola necropoli costituita da 18 ipogei e risalenti al II secolo a.C?
E che alcuni anni fa, a pochi metri dalla cappella della Madonna di Lenne, vennero alla luce delle tombe, che a detta di un ispettore alle belle arti venuto da Bari, risalivano al 1200?.
E che dire del sito di Cozzo Marziotta?
Riporto le testimonianze scritte di due studiosi:
Scrive Pasquale Lentini in “Tasselli di storia palagianese” :
< < […] fra i vari strati presi in considerazione è stata rinvenuta una grande quantità di cocciame misto con grumi di argilla di tipologia appenninica, subappenninica e protovillanoviano (ossia Età del Ferro, intorno al 1000 a.C.), come di frammenti vascolari in argilla monocroma rossa e anche depurata, resti di fittili a superficie levigata e a superficie decorata, olle di varie dimensioni, olle con pareti situliformi dalla sagoma a forma convessa o troncoconica con fondo piatto per uso di cucina, anse di ogni tipo e con prevalenza di quelle a nastro con piega a gomito e di quelle a piastra asciforme, argilla lavorata a bottiglia, ciotole e ciotoline emisferiche, coperchi di bollitoi da latte, prese cilindriche e prese a linguette, punteruoli e aghi e pugnali, una cuspide di freccia provvista alette e di codolo in selce bionda con ritocco totale, una testa di mazza sferico-schiacciata, una notevole quantità di materiale osteologico lavorato e uno strumentario siliceo costituito da scheggiame atipico. >>
Replica Fernando Ladiana in “Palagiano” :
< < […] Nel 1974 il sito fu interessato da un’importante campagna di scavi da parte dell’équipe dell’archeologo B. Fedele e i risultati sono stati pubblicati in un’apposita monografia. Purtroppo c’è da rilevare che in tutti questi anni non è stata assicurata nessuna protezione all’intera area, per cui è alla mercè di ogni possibile conseguenza provocata dall’abbandono e dalla trascuratezza delle persone e del tempo. […]
Cozzo Marziotta (testimonianza preistorica con tracce di insediamento capannicolo […]
La zona dello scavo di Cozzo Marziotta, consistente in una trincea rettangolare, è stata analizzata stratigraficamente ed ha restituito una notevole quantità di materiali ceramici di diversa tipologia e cronologia, mescolati a frammenti dipinti con motivi protogeometrici e geometrici, a vernice nera di tipo attico, nonché cocciame di età ellenistico-romana con qualche reperto tardomedievale.
Procedendo, attraverso i vari settori e i diversi strati di scavo, sono stati trovati, tra gli altri, materiali di ceramica di impasto grigio appartenenti a pithoi situliformi, olle e tazze, frustoli di carboni e resti ossei ( II strato), alcuni reperti silicei (III), selci (IV), frustoli di carbone, qualche oggetto litico, ceramica di impasto (V), oltre a fondamenta di un piano pavimentale di capanne, schegge in selce o di natura ossea (VI). >>
Se le cose fossero andate diversamente e avessimo avuto un nostro piccolo museo forse una parte del nostro patrimonio sarebbe qui da noi e non in qualche polveroso deposito o chissà dove!
Educhiamoci!