L’ILVA E IL SUO GIOCO PREFERITO.
28 Novembre 2010Devo dire che aver visto in televisione la Mercegaglia,Riva e esponenti politici sentire le tranquillizzanti parole date dai resoconti tecnici del nuovo rapporto sull’ambiente dell’Ilva,mi ha fatto venire alla mente un gioco che e’ di moda tra i giovani da anni:il Risiko.
Si quel giochino di societa’ dove con tattiche all’avanguardia devi occupare territori per poi vincere una guerra(teorica per fortuna)tra nazioni.
La guerra,e che guerra,e’ quella della salvaguardia dell’ambiente e i territori sono le vaste aree tarantine della citta’.
I soldati e i carri armati sono un po’ tutti noi che tra condanne e denunce attuiamo difese strategiche contro chi,Ilva,e’ deciso ad avanzare sempre piu’.
Ma si sa che nelle battaglie le alleanze sono importanti e general Riva sfoggia la sua persuasione calma e tranquilla al pubblico amico che,dalla sua,viene rassicurato dall’avanzar della guerra che regala poche vittime(tra i pro Ilva)e invece molte perdite da chi lo combatte.
Come nelle guerre vere i dati sono sempre contestabili e visti diversamente dal nemico che dalla sua ripugna con veemenza le falsita’ e,anzi,cerca di smascherarli con numeri e statistiche aggiornate.
La chiesa poi e’ presente e cerca di ritagliarsi uno spazio nel panorama di scontro scendendo a patti spesso con chi e’ il piu’ forte.
In realta’la conferenza avuta l’altro giorno nello stabilimento Ilva di Taranto per la presentazione del rapporto sull’ambiente 2010 e’ e sara’ motivo di scontro teorico su quello da fare e su quello che e’ stato fatto dal gruppo Riva.
Diventa anche campo di studio su alleanze e distanze su rapporti politici e anche religiosi.
Sara’ ma i dati mi puzzano come il fumo quotidiano.
Il Risiko il gioco preferito all’Ilva di Taranto.
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