Luce votiva cimitero: ricevute le risposte dalla ditta appaltatrice del servizio
8 Maggio 2014di Francesco Carucci
Dopo la presentazione dell’interpellanza dello scorso 4 marzo sulla questione «illuminazione votiva», non avendo ancora ricevuto risposta, sono finalmente riuscito ad avere un incontro col nostro Sindaco venerdì 2 maggio. In mia presenza lo stesso provvedeva a contattare telefonicamente il referente della ditta « SERVICO s.r.l. » per sottoporgli le questioni da me più volte sollevate.
L’ingegnere della ditta suggeriva al Sindaco di mettere per iscritto le nostre perplessità. Io stesso, dunque, ho preparato una lettera che l’Ufficio Tecnico ha fatto sua e, per il tramite dell’Ing. Giuseppe Iannucci, ha inviato alla ditta appaltatrice del servizio. In data 7 maggio 2014 giungeva all’Ufficio Tecnico risposta dettagliata alle mie domande.
Anzitutto, essendo rimasta in sospeso la questione per due mesi e non avendo discusso l’interpellanza, facevo in modo che si chiedesse alla ditta una proroga oltre il 30 aprile per stipulare i contratti. La richiesta è stata accolta e dunque il termine ultimo entro il quale adempiere è slittato al 31 maggio 2014. Fanno eccezione gli impianti per i quali si era già provveduto, in data 2 maggio 2014, al distacco dell’alimentazione elettrica per mancato rinnovo contrattuale. Interessate dal distacco sono circa 250 utenze, sulle quali graveranno, in ipotesi di rinnovo contrattuale, le spese di nuovo allaccio.
Personalmente ritengo che tale condizione determini una disparità di trattamento tra i vari cittadini. Insieme ai colleghi facenti parte del mio stesso gruppo consiliare, Francesco Serra, Francesco Mancini e Aldo Marangione, mi impegnerò affinchè il Sindaco faccia sulla ditta le dovute pressioni in modo tale che nessun cittadino corrisponda il contributo di allacciamento purché provveda a stipulare il contratto entro il 31 maggio prossimo.
In secondo luogo è stato spiegato che l’utente ha facoltà di decidere liberamente la durata del contratto, fermo restando il pagamento del canone su base annua. Laddove sia stata scelta dall’utenza la durata di anni uno, non si provvederà automaticamente al distacco della fornitura ma si invierà, presso la residenza dell’abbonato, un bollettino relativo all’anno successivo precisando che il pagamento dello stesso equivarrà a richiesta di rinnovo del contratto per la durata di ulteriori anni uno.
Relativamente alla questione del diverso canone dovuto, a seconda che si tratti di luce in colombario o nelle cappelle, la ditta ha giustamente precisato che tali importi sono quelli desunti dal contratto in essere con la nostra Amministrazione. Tuttavia, si evince dalla lettera ricevuta, che la ditta non ha comunque difficoltà ad aderire alla richiesta di uniformare, per il futuro, i canoni di luce votiva applicati, purché si mantenga inalterato il rapporto tra costi e ricavi. Ciò significa che la riduzione delle tariffe applicate alle cappelle dovrà essere compensata da un incremento delle tariffe ai loculi in misura tale da compensare i minori ricavi derivati dalle cappelle. In ogni caso propone – ove confermato l’interesse all’allineamento delle tariffe – di stabilire il nuovo canone annuo (unificato) a valere dal prossimo anno.
Infine, con riferimento all’ormai annosa questione colombario B, la ditta non ha potuto aderire alla richiesta di esentare dal pagamento del contributo di allacciamento tali utenze qualora i titolari dovessero decidere di sospendere,con attuale decorrenza, il servizio.
Faccio presente che quanto illustrato nel presente articolo è la fedele riproduzione delle risposte ricevute.
Mi riservo di esporre personali considerazioni in merito in un’intervista e, spero quanto prima, in un pubblico comizio.