Mario Casulli: ” Avevamo costruito una squadra”
19 Luglio 2012Apprendo sia pure con notevole ritardo, di una lettera a firma del cosiddetto “Commissario cittadino dell’Italia dei Valori” nella quale si lamenta la mancanza di democraticità all’interno del partito stesso con annesse accuse di gestione familistica. Al sig. Giove, io vorrei rammentare che intanto al sottoscritto non è mai pervenuta alcuna comunicazione ufficiale del partito in cui si annuncia il commissariamento della sede di Palagiano e anche per questo non è certamente lui la persona adatta a parlare di democrazia.
Poi vorrei ancora ricordargli che la “famiglia” come lui la definisce aveva la pessima abitudine di tenere riunioni settimanali, aperte a tutti gli iscritti, alle quali lui stesso ha più e più volte partecipato (ricordi Giove, quando in un eccesso di democrazia, in una di quelle riunioni, hai letteralmente cacciato via il nostro ex consigliere e la di lui ragazza solo perché non condividevano le tue idee?) e nelle quali si discuteva di atteggiamenti e strategie, si faceva il punto della situazione politica e si elaboravano proposte, soprattutto a livello locale.
Ora, il succitato Giove, avrebbe dovuto dirla tutta a chi ha materialmente scritto quella lettera (ci sono talmente tante inesattezze ed omissioni che non può averla scritta lui che ha vissuto sempre per intero tutte le questioni) così magari si poteva essere più precisi e puntuali.
Avrebbe dovuto per esempio dire che la segreteria provinciale della quale lui stesso pare fare parte, ci ha sollecitati perché si intervenisse su Sinistra Ecologia e Liberà provinciale per questioni legate a Martina Franca, stante la nostra alleanza a Palagiano, salvo poi, dopo aver superato il problema, venire a sollecitarci ( per usare un eufemismo), anche con una riunione ufficiale tenuta nella sede di Palagiano, perché si lasciasse la coalizione di cui facevamo parte e si facesse un accordo con l’altra coalizione della quale, cito testualmente, “ non condividevamo neanche le virgole”.
E che dire, dopo un finto commissariamento precedente all’attuale di cui lui è stato artefice e protagonista, della richiesta, sempre della segreteria provinciale, dopo il primo turno, di ”fare un comizio e dichiarare il nostro sostegno al candidato sindaco Tarasco:” o lo fai tu o lo faccio io”.
Giove, Giove, io la vorrei finire qui e non parlare neanche dell’atteggiamento che tu hai tenuto durante le elezioni ma, se mi ci tiri per i capelli……….tu sei ormai paragonabile ad un vecchio bucaniere della politica, il tuo sempiterno peregrinare da un partito all’altro, da una lista civica all’altra, alla ricerca affannosa di quella democrazia di cui tu sei paladino e che purtroppo per te non sei mai riuscito a trovare, ti avrebbe quanto meno dovuto insegnare che le bugie hanno le gambe corte: o forse cercavi altro e non riuscivi a trovarlo?
Magari una poltroncina, una sedia, forse uno sgabello………………
In realtà, la verità è molto meno complicata di quanto appare e quella lettera sottintende che l’I.D.V sta guardando a destra con più simpatia (anche alla luce dei nuovi arrivi nel partito) e che conoscendo il mio pensiero al riguardo bisognava azzerare tutto.
Mi dispiace caro Giove, avevamo costruito una squadra che in prospettiva avrebbe potuto dare tanto al partito e alla nostra comunità e le mie dimissioni erano già previste (ricordi? Lo dichiarai ufficialmente in una riunione di partito almeno un anno e mezzo fa) avendo già individuato una figura di giovane che poteva sostituirmi.
Squadra, caro Giove, non famiglia, persone che con me hanno imparato a coniugare benissimo parole come coerenza, lealtà, correttezza, senso di appartenenza, parole che per gente come te hanno un significato oscuro, incomprensibile.
Tanto ti dovevo, ti abbraccio fraternamente.
Palagiano 19/07/2012
Mario Casulli