Mondiali di calcio, canone RAI se volete vederli guardateli su SKY!
14 Giugno 2010E’ iniziato il Mondiale di calcio e i ricordi dell’infanzia ritornano prepotentemente alla mente.
Ricordo quando, da ragazzino e non solo, questo era l’inizio di un’overdose televisiva di colori, suoni, gesti sportivi spettacolari ed altro ancora.
Una piccola finestra sul mondo che, col candore dello sport, ti permetteva di osservare divertito i messicani con i loro sombreri in testa (per la gioia di chi era alla fila di dietro) o i nord-europei con i loro cappelli da vichingo (prima che arrivasse la Lega a dirci che i veri vichinghi stanno al Nord Italia).
Questo spettacolo, questa piccola finestra sul mondo, era aperta a tutti dalla RAI che copriva l’evento con una programmazione pressocché ininterrotta.
L’incanto si è rotto nel 2006 con la perdita dei diritti televisivi sul Mondiale.
Ora, anche ammettendo che sia giusto non spendere gli stessi soldi che offre Sky, la domanda e la riflessione, a fronte di una sola partita al giorno trasmessa da “nonna” RAI, deriva in maniera quasi spontanea.
Ha senso continuare a parlare di servizio pubblico?
Ha senso continuare con l’imposizione del canone RAI quando poi non si è in grado di acquistare i diritti di eventi quadriennali come i Mondiali?
Oppure il canone, al netto degli introiti pubblicitari, serve solo ad alimentare la spesa derivante dalla pletora di starlette inutili che popolano il palinsesto della fu televisione pubblica?
Si dice che, a volte, lo sport metta a nudo le carenze di un Paese rivelandone limiti e contraddizioni.
Bene, in questo caso pare evidente che la popolazione italiana sia passivamente assoggettata ad un prelievo coatto in favore di un’emittente radiotelevisiva che, con molta probabilità, viene più subita che goduta!
Free Italia dal canone RAI!
Un saluto
Donato Piccoli