PALAGIANO IN GALERA!!

10 Marzo 2005 Off Di Life

Nella casa di Rocco, in quei giorni, oltre alla tristezza della povert?, albergava anche l?angoscia della solitudine.
Il nostro concittadino, sia per procurarsi da mangiare, sia per fare qualcosa che allontanasse quella brutta sensazione di tristezza, prese una trappola per uccelli e si rec? in campagna.
Dopo aver preparato la trappola, anche per riscaldarsi un po?, si mise a camminare e, dopo aver fatto un lungo giro, torn? alla trappola dove trov? un uccello intrappolato e morto.
Lo port? a casa sua insieme ad un po? di legna arraffata lungo il percorso, lo spenn?, lo arrost? e lo mangi?, zittendo, almeno per un po?, i morsi della fame.
Qualcuno per? lo aveva visto ed and? a raccontare l?accaduto alla caserma dei carabinieri e cos? a sera, quando in giro non c?era pi? nessuno, due carabinieri si recarono a casa di Rocco e lo dichiararono in arresto poich? era proibito parare trappole per uccelli quando nevicava.
A nulla valsero le proteste di Rocco che diceva di averlo fatto solo perch? spinto dai morsi della fame: fu condotto in caserma, in attesa di essere trasferito nella notte nel carcere di Taranto.
Alcuni vicini avevano notato il trambusto e, origliando, avevano sentito come erano andati i fatti: sdegnati, cominciarono a girare per le case di Palagiano, che allora era molto pi? piccola, per cercare di trovare in modo per liberare Rocco.
Decisero di inviare una delegazione alla caserma dei carabinieri per chiedere il rilascio di Rocco in quanto, dicevano, non si poteva arrestare un uomo colpevole solo di essersi sfamato.
I carabinieri risposero che non c?era nulla da fare e che il reo sarebbe stato trasferito presso le carceri di Taranto per essere in seguito giudicato in tribunale.
La delegazione torn? e, anche se l?ora era tarda, si tenne una specie di assemblea fra tutti gli uomini del paese per decidere cosa fare: sotto la spinta dell?indignazione fu stabilito che occorreva liberare Rocco a tutti i costi.
Cos? avvenne che in piena notte, non appena la carrozza-cellulare che trasportava Rocco usc? da Palagiano, gli uomini del paese la fermarono e, con fare sbrigativo, liberarono Rocco facendolo tornare a casa sua.
I carabinieri, riavutisi, continuarono per Taranto ed appena giunti raccontarono l?accaduto ai loro superiori, chiedendo rinforzi per effettuare una retata ed arrestare tutti i colpevoli dell?assalto.
Nella serata successiva, a tarda ora, quando ormai non c?era pi? nessuno in giro, arrivarono a Palagiano molti carabinieri con parecchie carrozze-cellulare.
Verso l?alba, quando tutto il paese era immerso nel sonno, i carabinieri passarono al setaccio tutta Palagiano arrestando tutti coloro i quali avevano partecipato alla liberazione di Rocco.
Se non furono arrestati tutti gli uomini di Palagiano, poco ci manc? e tutti furono trasferiti nel carcere di Taranto.
Dopo un intero giorno ed una intera notte passati in carcere, gli uomini di Palagiano furono portati davanti al Giudice.
Il Magistrato, quando ebbe conosciuto i fatti, sorrise fra s? e dopo aver fatto una ramanzina agli imputati circa la necessit? del rispetto nei confronti delle istituzioni, li lod? per il senso di solidariet? mostrato nei confronti di chi aveva bisogno e li lasci? andare, ammonendoli a non intrattenersi pi? in fatti di giustizia, poich? i Giudici, disse, non erano poi cos? cattivi o insensibili da condannare un poveraccio che aveva agito solo per necessit?.
A sera ci fu grande festa a Palagiano e tutti i palagianesi si dissero l?un l?altro che bisognava tramandare alle generazioni future questo episodio affinch? si sapesse che non ? vero che Palagiano non si ? mai ribellata ad una ingiustizia, perch? tutta Palagiano ? stata capace di andare in galera per un uccello.

Raccontato e scritto da  Michele Mellone.