PALAGIANO – «L’Anas ci ha comunicato che sta ancora a zero».
2 Febbraio 2013Fonte: www.tarantosera.info
Un’altra tegola si abbatte sui lavori sulla Strada Statale 106 dir, che collega Chiatona a Palagiano e alla Statale per Bari.
Ieri mattina un funzionario dell’Anas é intervenuto alla Commissione Assetto del Territorio proprio per far luce su un progetto che si trascina ormai da troppo tempo. E dalla seduta nessuna buona notizia.
«L’Anas ci ha comunicato – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Petrocelli – che é in attesa della conclusione della procedura di presa d’atto del fitto di ramo da azienda tra la ditta Intini e la ditta Aleandri che dovrebbe subentrare e che tutto ciò si dovrebbe concludere a fine febbraio. Quindi ancora ad oggi non abbiamo certezze. Per questo aspetteremo fino al 28 febbraio. Se entro quella data non arriverà nessuna comunicazione, ci rivolgeremo al prefetto per far sentire la voce della nostra protesta».
In commissione per l’Anas c’erano l’ingegner Digesi e il geometra Grimaldi. Presenti invece, per il Comune di Palagiano, oltre a Petrocelli, anche il presidente della Commissione Mauro Tagariello, Simone Lippolis, l’ing. Tucci, Vincenzo Nardelli, Ferra e Borracci.
«Un altro grosso problema – aggiunge Mauro Tagariello – é sono stati messi in mobilità 120, su 150, operai della ditta Intini. Ciò che significa che dal 14 marzo non saranno più disponibili a manutenere la strada che sarà lasciata in uno stato di abbandono. Difficilmente si potrà sapere chi farà quella manutenzione. Noi siamo pronti a qualsiasi iniziativa di protesta».
Sono trascorsi più di due anni da quando la strada 106 dir é diventata un cantiere. I lavori di ammodernamento di quella che é una delle arterie provinciali della provincia ionica stanno facendo perdere la pazienza a tutti. In primis agli automobilisti costretti a subire i disagi di una viabilità alternativa e anche molto pericolosa. Insomma un cantiere dove i lavori sarebbe già dovuti terminare da tempo. Alla base dei rallentamenti il fatto che gli interventi sono stati affidati alla nuova ditta, ma il contenzioso non sarebbe stato sbloccato definitivamente. E’ nota la vicenda giudiziaria che ruota attorno alla ditta Intini. Il costruttore di Noci Enrico Intini é stato infatti arrestato nell’ambito dell’inchiesta per la realizzazione di un Centro elaborazione dati della Polizia.
E’ accusato di far parte dell’organizzazione capace di intercettare gli appalti che le pubbliche amministrazioni dovevano affidare per un progetto di videosorveglianza. Intini é noto alle cronache anche per il suo legame con Gianpaolo Tarantini e i tentativi di scalata agli appalti per la protezione civile e la sanità. Un affare nel quale il costruttore si inserisce nella parte che riguarda le opere di natura edilizia.
Stranamente però sono sempre tra i piedi,dentro le pubbliche amministrazioni a mangiare denaro pubblico. E i cittadini pagano…e per strada si muore….viva la politica,viva l’Italia!!!!!
La nostra piccola “Salerno-Reggio Calabria” ce l’abbiamo pure noi!
Dai,non ci facciamo mancare nulla….
Altro classico esempio a favore della “crociata” che da tempo sto sponsorizzando:
Piu’ Tasse, a fronte di 0 Servizi!
Complimenti a tutti.
All’anas che dira’ che e’ colpa della provincia, che dira’ che e’ colpa della regione, che dira’ che e’ colpa del comune, che dira’ che e’ colpa dell’assessore,che dira’ che e’ colpa di Berlusconi, che dira’ che e’ colpa dei magistrati comunisti…
Vabbe’ !
Life.
In questa comunità, oltre alla onestà intellettuale, manca l’obbiettività e la coerenza.
Perchè la società civile viene illusa con iniziative sterili?
In uno stato di diritto è necessario utilizzare il DIRITTO.
In questa circostanza sarebbe opportuno invocare la RIVOLUZIONE CIVILE.
Attenzione non il movimento politico di INGROIA & C., ma una sorta di mobilitazione volta a creare un disagio sistematico a tutela del territorio e degli utenti. A mio modesto parere, solo in questo modo si potrebbe dare una svolta a certe situazioni.
Il nostro amato SINDACO TARASCO che, nell’arco delle 24 ore, dedica al giorno per la comunità nemmeno un ottavo del tempo, perchè impegnato nella sua professione sanitaria (questa lacuna non l’aveva rappresentata durante la campagna elettorale), non può permettersi il lusso di organizzare un sit – inn per accendere i riflettori sulla questione.
Credo che alla comunità non interessi che il titolare della ditta appaltatrice sia stato arrestato nell’ambito di inchieste legate al malaffare per l’accaparramento di lavori pubblici. Questa comunità non può più derogare alle incompetenza di questa amministrazione, soprattutto a quelle del nostro amato sindaco che io non definisco, come disse un noto attore comico italiano, INCAPACE, MA NON CAPACE DI SVOLGERE TALI MANSIONI, sia per la mancanza di praticità sia per la mancanza di tempo.
E per quest’ultima riflessione, un’attenta analisi si impone: “ECCO PERCHE QUALCUNO DEL PD SPINGE PER ASSICURARSI LA CARICA DI VICE SINDACO, SOTTRAENDOLA ALLA MELLONE. FARE IL VICE SINDACO EQUIVALE ALLO SVOLGIMENTO DELLA FUNZIONE DI SINDACO AL 100%”.
Ho fatto questa semplice puntualizzazione perchè ho avuto modo di fare alcune verifiche sui turni che il Dr. TARASCO espleta presso il pronto soccorso dell’ospedale di CASTELLANETA, inibendolo di svolgere le mansioni di sindaco a tempo pieno. Ci sono giorni che costui si reca in servizio alle 14.00 e smonta alle ore 07,00 del giorno successivo. Quindi, in media è impegnato per la sua professione per circa 12 ore al giorno. A questo tempo dev’essere aggiunto un minimo di riposo e di cura della persona, quanto tempo rimane per potersi dedicare alla comunità che egli amministra?
– Questo è il dilemma.
Credo anche, ma questa non dev’essere una giustificazione, che forse il nostro SINDACO non ha nemmeno il tempo per pensare… Però, quando riesce a farlo, riavvolge il nastro e si comporta in modo difforme da quello convenuto in precedenza.
Concludo sperando e pregando che il Dr. TARASCO, onde evitare che possa trovarsi, totalmente, sporco di fango, si ravveda e rassegni le dimissioni.
ADANEGRO.
Gentile utente Adanegro, vorrei solo ricordarti e ricordare a tutti che chiunque compra una bicicletta per metterla su strada e’ costretto a pedalare!
Il nostro Sindaco Tarasco non svolge il suo lavoro da quando e’ stato scelto come nostro primo cittadino, bensi’ da svariati decenni prima.
Tutti sapevano, quindi, della sua professione e di tutti i suoi impegni.
Non vedo perche’ mai dovrebbe dimettersi visto che la maggioranza della popolazione ha posto in lui la piena fiducia incondizionata.
Il mio pensiero a proposito e’ totalmente contrario al tuo.
Tarasco sindaco, la maggioranza della popolazione “dimissionaria”.
Un po’ di coerenza, per favore!
Life.
Grazie signor LIFE per aver invocato coerenza.
Per il palagianese la COERENZA è un OPTIONAL. La utilizza a proprio piacimento e a giorni alterni … I politicanti palagianesi e non i politici …. perchè non ce ne sono, non ne parliamo proprio, sono poco avvezzi al termine COERENZA.
La maggioranza che l’ha votato, compreso LEI, sapeva che TARASCO avrebbe fatto il SINDACO a tempo pieno e non per 1/8° della giornata.
Io sono abituata a fare una cosa per volta e non due contemporaneamente. Tanto di cappello all’uomo che ha deciso di svolgere le mansioni di sindaco senza percepire alcun emolumento, ma io sarei stata grata se fosse retribuito in cambio di un sano e responsabile servizio a favore di tutta la popolazione, anche nei confronti di coloro i quali non l’hanno votato.
In conclusione Le ricordo signor LIFE che la maggioranza che l’ha votato aveva ricevuto da costui precise garanzie in ordine all’assenza di legami e/o condizianamenti da parte del DUO che lo guida; inoltre, TARASCO aveva assicurato che non avrebbe fatto apparentamenti e accordi con Vito CERVELLERA, invece?
E lei la chiama coerenza. Tutta la popolaziane palagianese aspetta ancora COERENZA da parte di chi aveva detto: “TI PUOI FIDARE”.
ADANEGRO
Gentile Adanegro, che mica riesco a seguirti a volte?
Vuol sapere a chi ho dato la mia preferenza alle ultime amministrative?
Basta presentarsi e chiedermelo senza “giochini” psicologici di bassa leva!
Chissa’, potrei anche dirtelo.
Life.
p.s.
Ma non continuare a chiamarmi “signor” e a darmi del lei, mi fai sentire molto piu’ grande di quel che sono!
il maestro delle scuole elementare il FU GUGLIELMO SARACCO, in quarta , ci parlava di un signore ? ( ) palagianese, che di mestiere faceva il sindaco….
Egregio signor LIFE, ad integrazione del mio post, nel caso Lei non avesse ben compreso, a me non interessa sapere a chi ha votato, ma semplicemente interloquire e/o chiarire sul termine COERENZA, che Lei ha ben evidenziato nel suo commento.
Se poi non Le piace il mio bon ton nel linguaggio potrei anche cambiarlo. Spero solo di non farLa sentire il tipico “PALAGIANESE”…
ADANEGRO
Ma no, figurati! Mi era sembrato di aver letto la seguente frase: “La maggioranza che l’ha votato, compreso LEI,”…ma credo di aver sbagliato post!
Andiamo alla coerenza.
1) Puo’ esserci un sindaco che come professione, durante il suo mandato, fara’…il sindaco!
2) Ci puo’ essere un sindaco che di professione continuera’ a fare…il medico.
Chi sceglie il primo ha tutto il diritto di pretendere un sindaco sempre presente, chi sceglie il secondo si dovra’ accontentare di un sindaco….a singhiozzi.
Questa, secondo me, e’ coerenza.
Chi invece sceglie il secondo pensando di aver scelto il primo, secondo me non e’ coerente nel momento in cui presenta lamentele.
Giusto per chiarire, che colpa ha il nostro sindaco se continua a fare cio’ che faceva prima e per di piu’ facendolo cosi bene che si e’ visto “premiato” a sindaco?
Non siamo contenti?
A questo punto non rimane altro che la riflessione.
…e un “mea culpa” non ci starebbe cosi male!
Life.
Come direbbero al noto programma televisivo “Striscia la notizia”, l’amministrazione ha stretto un nodo al fazzoletto con la popolazione palagianese. Data dell’ “ultimatum”: giorno 28 c.m. (sarà vero?)
Non comprendo lo “sfogo” –se così può definirsi il misto di pensieri gettati in quel commento- dell’utente ADANEGRO. A cosa si vuol riferire quando parla di mancanza di obiettività e di coerenza? O ancora, quali sono le iniziative sterili rivolte a noi cittadini e, soprattutto, da chi sono partite?
Utente ADANEGRO mi trova d’accordo con lei quando parla di mobilitazione, anche se preferirei l’utilizzo del termine “manifestazione”. Non mi trova d’accordo, invece, sulla seconda parte del suo scritto.
Mi spiego: Io penso che non siano contemplate come professioni gli incarichi di “sindaco” o di “assessore”, siano visti questi ultimi come politici ovvero come amministratori.
È degno della mia stima colui il quale ricopre un incarico amministrativo, ma continua ad esercitare la professione per assicurarsi la propria liberà e non per ingordigia.
Palagiano, purtroppo, è affetta da una brutta malattia: la malattia del giudizio. E gli effetti di questa malattia si manifestano quotidianamente nelle vie del paese, nelle case, nelle botteghe e nelle piazze.
Quando poi, a chi affetto da questa cronica malattia, gli si offre uno strumento così bello ed importante quale una community nella quale poter esprimere, soprattutto in forma anonima, IL PROPRIO GIUDIZIO, anziché la propria opinione (e c’è differenza perché nella seconda il singolo esprime una propria convinzione che non presenta elementi di assoluta certezza che ne stabiliscano la verità indiscussa, -e quindi l’opinione può essere condivisa o disapprovata-, mentre nella prima ci si erge a “giudici”) si nota la degenerazione del “malato” che sentenzia, sulla base di quali elementi non si sa, la capacità-incapacità di un’altra persona.
Vero è che il dott.Tarasco potrebbe disporre dell’aspettativa per la durata del proprio mandato e quindi decidere di fare il primo cittadino a tempo pieno, ma perché privare una qualsiasi persona, e nella fattispecie il dott.Tarasco, della professione che pratica da anni, che la pratica con dedizione, e che con la stessa dedizione, terminato il mandato da sindaco, continuerà a praticare; chi siamo noi per giudicare l’altro? Per misurare o influenzare le scelte dell’altro?
Da come scrive si deduce che, probabilmente, se lei fosse stato eletto sindaco avrebbe rinunciato al proprio lavoro (se lei svolge un lavoro; ma io non la conosco) mettendo a disposizione tutto il suo tempo alla comunità; e anche questo è meritevole di ammirazione. Ma comunque penso che la vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza.
È comico chi, proprio perché si innalza a giudice, abbia cura di “ficcanasare” i turni di lavoro di un medico di professione che è anche amministratore -eletto da una comunità-, per poi fare i conti in tasca allo stesso.
Per la trasparenza amministrativa sul sito internet del comune vengono pubblicati i resoconti riguardanti le indennità per gli amministratori, ma pian piano stiamo arrivando al punto che gli amministratori dovranno rendere pubblica la loro agenda quotidiana, a che ora si alzano, cosa fanno, quanto tempo dedicano alla cura della persona, quanto riposano, quante volte vanno al bagno e quanto tempo gli porta via questo bisogno fisiologico.
Se lei accusa di incompetenza il sindaco (tra l’altro in forma anonima), evidentemente lei ha quelle competenze che la autorizzano a giudicare la preparazione del dott.Tarasco. E se ha tempo di andare ad indagare sui turni di lavoro di una persona, evidentemente ha anche del tempo libero. Per il sillogismo, lei ha competenza e tempo a disposizione… perché non si candida lei?
Questo è il vero dilemma.
Non ricordo che il dott.Tarasco in campagna elettorale abbia mai manifestato la possibilità di abbandono temporaneo della professione di medico per assolvere i propri compiti ospedalieri e di studio privato (noti e stranoti a tutta la popolazione palagianese -ed anche alle pietre-, così come sono risaputi i suoi abituali pellegrinaggi), quindi la maggioranza dei cittadini palagianesi che lo ha votato aveva cognizione che costui non fosse un nullafacente; e questa è democrazia, e in democrazia vale il voto espresso dalla maggioranza (chi non rientra in questa categoria, non deve disperare perché se ha votato opposizione, si sentirà certamente tutelato nel vedere difesi i propri interessi da chi, per loro, avrebbe dovuto amministrare il paese).
Adanegro, lei ritiene che Palagiano non abbia soggetti “politici” ma “politicanti”, al ché le domando: chi è per lei il politico? O meglio, quali caratteristiche deve avere un soggetto per essere definito “politico”?
Concludo. Fare una cosa per volta può essere più produttivo e meno stressante. Forse per lei, o per qualcun altro che la pensa come lei. Ma ringraziando il buon Dio, c’è gente che riesce a farne anche due o tre… vuol forse condannare gli studenti che allo stesso tempo studiano e lavorano per pagarsi gli studi? A loro cosa propone, di abbandonare gli studi o il lavoro? O a quelli che lavorano e portano avanti una famiglia, che al contempo fanno parte di qualche associazione e sono impegnati nel sociale, propone di dimettersi da cosa? Che brutta vita monotematica sarebbe quella di una persona che fa una cosa sola?
“La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.” Roosevelt
Ci rifletta.
Armando Mappa
Armando, sono rimasto affascinato dalla distinzione da te effettuata tra giudizio e opinione. Queste distinzioni m’intrigano sempre.
Purtroppo devo farti notare che il termine “giudizio” non ha valenza solo giuridica, è riscontrabile anche in filosofia e in psicologia. Quando per esempio votiamo, non ci erigiamo a giudici in senso giuridico (per fortuna dei politici), ma utilizziamo il giudizio che ci siamo formati circa la passata amministrazione e quello risultante dal confronto dei diversi programmi per il futuro e dei diversi modi di esporli.
È anche vero che molti esprimono il proprio voto sulla base di un’opinione, ma non certo perché l’esercizio del voto avviene in forma anonima. Per votare, come per formarsi un giudizio, non sono richieste particolari competenze o titoli; è sufficiente possedere quel minimo di logica che, più o meno, appartiene a tutti.
Dunque, mentre nel giudizio di tipo giuridico è necessario conoscere esattamente chi è l’incaricato ad esprimerlo, il giudizio riguardante l’operato di un politico ha solo bisogno di un argomentare coerente con le leggi della logica (per intenderci, potrebbe averlo espresso anche una scimmia miracolosamente diventata “intelligente”, questo non ne inficerebbe la sua validità logica, laddove essa fosse contemplata).
Un suggerimento finale, se posso, sento di doverti dare: lascia perdere i sillogismi, non sono ancora pane per i tuoi denti. Provo a tradurre con un esempio tratto dalla vita reale quello maldestro che hai voluto presentarci: Armando ha acquistato un’automobile, prima di effettuare l’acquisto ha dovuto scegliere tra diverse automobili appartenenti alla stessa classe prodotte da produttori differenti, dunque Armando ha le competenze… per costruire automobili. Non sembra anche a te che ci sia qualcosa di esagerato e in contraddizione con le leggi della logica?
Nell’esempio da me portato, guarda caso, a risultare “esagerata” è la competenza di cui disporrebbe Armando; solo perché Armando ha effettuato un acquisto (e quindi ha dovuto formare un suo giudizio), gli concediamo una competenza che potrebbe non avere (il saper produrre automobili).
Applicando la medesima conclusione al campo politico, ci accorgiamo che per giudicare un sindaco non è necessario disporre delle competenze necessarie per fare il sindaco; semmai bisognerebbe verificare di averle, quelle competenze, prima di candidarsi a sindaco. Temo però, giudicando sulla base delle mancate promesse (l’IMU sulla prima casa che doveva azzerarsi, la TIA che avrebbe dovuto mantenersi costante, ecc.), che sia stato proprio Tarasco a fare confusione tra giudizio e opinione. Ha opinato laddove doveva invece giudicare, verificare cioè di possedere le competenze per fare il sindaco, e giudicato dove sarebbe bastata un’opinione, ovvero: dirsi ragionevolmente certo di potercela fare elettoralmente.
Mimmo Forleo
Quanto è desolante confrontarsi con soggetti che NON VOGLIONO SENTIRE.
Signor MAPPA, la sua sterile PRESOPOPEA scaturita con comparazioni relativa “agli studenti che studiano e lavorano, ovvero, con il seguente accostamento :“La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature” – Guardi, non attecchisce le coscienze di chi in questa comunità attende risposte con i fatti. Ricordi che non tutti i cittadini si scaldano al “caminetto” del comune e/o del sindaco. Non tutti ricevono incarichi e/o consulenze dalla casa GRANDE. Se i bisognosi vogliono mangiare devono confrontarsi ogni giorno con la dura realtà. Comunque signor MAPPA Lei, benchè molto giovane, ha capito come si fa per accattivarsi le simpatie del SINDACO. Dico questo perchè ha fatto una buona arringa difensiva a tutela del sindaco di tutti i palagianesi. Complimenti, buon sangue non mente. Quando affermo che il sindaco non riesce a svolgere in toto le sue mansioni, lo esterno con molte preoccupazioni e privo di ironia. Mentre, chi oggi fa le veci, ossia la vice sindaco (MELLONE Maria Grazia,sfiduciata alle ore 13,00 odierne, domani altra persona), è contenta/o di poter svolgere tale funzione sapendo che il titolare è generalmente impossibilitato in quanto preso dai suoi impegni lavorativi. Se poi questo messaggio è poco chiaro, lo specifico meglio: “Il Vice Sindaco occorre come figura perchè deve sostituire, in casi straordinari, la figura del sindaco. Nel caso di specie, vista la perenne indisponibilità del TITOLARE, lo straordinario diventa ORDINARIO. Pertanto, spero di aver chiarito la questione relativa al tempo che il sindaco di tutti i palagianesi dedica alle problematiche della comunità.
“Lei signor Mappa, quando avrà un pò di tempo mi potrà spiegare meglio cosa sà della gente affamata e senza lavoro, ovvero, la differenza tra ricchi e poveri…” Grazie
ADANEGRO.