Palagiano, un’alleanza fra destre e sinistre per riavere un “paese normale”
13 Dicembre 2011
FONTE: http://www.corrieredelgiorno.com
Autore: Michele Cristella
PALAGIANO – I néné in politica.
Fra meno di un mese, il 7 e l’8 gennaio prossimi, Palagiano avrà un candidato sindaco scelto con le primarie. I boatos dicono che, questa alleanza, ancora senza nome, è il primo in ordine di apparizione sulla scena di altri quattro, Pd, Pdl, Terzo polo e civica di Vincenzo Stellaccio.
La sala consiliare era gremita, al tavolo della presidenza sedevano dirigenti di partito e i candidati, fra i seggi laterali altri candidabili e grandi elettori. Ha guidato i lavori Mario Casulli (Idv), presentando gli alleati e lo scopo dell’alleanza. Idv, dice Casulli, era in maggioranza, è uscito per incompatibilità politica, abbiamo parlato con altri, abbiamo trovato identità di vedute ed eccoci qui,in cinque: Sel, Arca, Alleanza per Palagiano, Ambiente e lavoro, La casa di tutti. Il nostro scopo: fare di Palagiano un paese normale dotandoci con scambio di idee fra noi, quasi un laboratorio politico, di Pip, Prg, Piano del traffico, programma a breve e lungo termine.
«Non siamo una coalizione nata in un bar – ha detto Michele Parisi – di Sel ma, dopo decenni di malapolitica, abbiamo un programma. Stasera presentiamo candidati alle primarie per la candidatura a sindaco concittadini di altissimo profilo ed espressione della società civile più che di partiti».
«Avevamo una politica autoreferenziale e distaccata dai problemi della città, essere qui è già una vittoria», ha detto Luca Agrusti (Arca). «Vogliamo: correttezza fra le forze politiche, nessun despota, lavorare con la città per migliorare i servizi senza pesare sulle spese».
«Ora che l’antipolitica va per la maggiore, noi proponiamo la politica», ha detto Donato Piccoli (Alleanza per Palagiano). «Il nostro essere insieme – ha aggiunto – è la realizzazione di un progetto in cui molti non credevano. Il nostro programma: ottimizzazione delle risorse, riduzione delle spese, riduzione della pressione fiscale. Noi vogliamo essere pro o contro qualcosa, non pro o contro qualcuno».
Mirko Battafarano, il più giovane, ha aggiunto al programma «pannelli solari per il risparmio energetico, la digitalizzazione dei servizi comunali e la valorizzazione turistica del mare».
Antonio Cuscito, (La casa di tutti) ha detto «di volere rappresentare rinnovamento e cambiamento, attraverso il superamento dei personalismi, anche con sacrifici dei propri ideali per una motivazione superiore: in queste idee ci sono elementi di rivoluzione». E ha fatto questa rappresentazione: a sinistra truppe senza generali, a destra generali senza truppe. «Per il programma non abbiamo la bacchetta magica, ma nella crisi locale aggravata da quella generale presenteremo un nuovo modo di governare».
Vito Cervellera è stato il più severo: «Veniamo da un percorso di solitudine, berlusconismo anche qui, non abbiamo un piano, ora possiamo cambiare il paese con il ritorno alla normalità. Annunciammo che cercavamo di costruire una coalizione aperta a tutti e con primarie vere, abbiamo rispettato questo impegno, giudicateci per la nostra coerenza e credibilità».
I tre competitor alle primarie per la candidatura a sindaco sono: Mirko Battafarano, Vito Cervellera e Antonio Cuscito.
Nell’aula aleggiavano due fantasmi dai quali liberarsi, gli innominati accusati di despotismo e berlusconismo, i due ultimi sindaci, Vincenzo Stellaccio e Rocco Ressa. Nella realtà essi sono i rappresentanti di un modo tutto italiano di far politica, il leaderismo fine a se stesso; quindi non è un caso che, come a Castellaneta, anche a Palagiano si manifesti il fenomeno dei néné, sigla coniata per i giovani che si sono arresi, perché né studiano, né cercano lavoro; in questi due paesi esponenti di destra e di sinistra ripudiano i loro partiti, escono dai propri campi o schieramenti, tutti cercatori e alfieri di qualcosa di politico, cioè di valido per tutti, cioè di giusto. Un campanello d’allarme per i partiti, sempre più “incastati”, i quali, scrutando in ciò che accade in queste periferie, possono avvampare di vergogna per la ripugnanza che suscita il loro malessere etico e possono osservare dal vivo la loro vacuità strutturale perché culturale.
Michele Cristella
Ma nemmeno in America le primarie si fanno in 2 giorni!!!! In quale stato siamo qui a Palagiano? Ah, si…ho capito…..tra la notte e il giorno possono accadere tante cose…Dio creò il addirittura il mondo…poi ci sta pure il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci…
Spesso la realtà è molto più banale di come la si immagina.
Atteso che un altro partito le primarie le aveva annunciate per il 16 ottobre e verificata l’amnesia generale che le aveva fatte dimenticare persino ai proponenti, è probabile che la Coalizione abbia voluto essere più prudente.
Scherzi a parte, voglio ricordarti che in America perfino le Presidenziali si tengono in un arco di tempo molto più lungo di due giorni. Va inoltre considerato che il 7 e l’8 gennaio coincidono con la fine del periodo di festività e con il ritorno nelle rispettive sedi di studio e di lavoro di tanti cosiddetti “fuori-sede”. Anche se la cosa potrà sembrare stranissima a chi le proprie primarie se l’è viste ignorare, la Coalizione non ha fatto altro, stabilendo il periodo di due giorni, che venire incontro alla richiesta pervenuta da molti di quei fuori-sede.
Si vede che la pillola non ti va giù…ti consiglio l’acqua di lourdes.
Sarà pure come dici tu, Mimmo Forleo, ma mi devi scusare se proprio mi riesce difficile seguirti. Sarà perchè non ho tanto intelletto, ma non capisco cosa come si possa giustificare due date con il rientro dei fuori sede. I miei amici fuori sede torneranno tutti entro la settimana prossima e ripartiranno al massimo la domenica 8 gennaio, visto che la befana viene di sabato. Quindi a chi serve la data del 9? E poi, chi vigilerà sulla correttezza delle operazioni? Le urne a chi saranno consegnate? Saranno portate a casa di qualcuno? Le custodirà Cervellera? Battafarano? Cuscito? Insomma essendoci di mezzo una notte durante la quale credo che ognuno andrà a dormire (forse,) chi garantirà che non ci sia la moltiplicazione dei pani e dei pesci? Mi sembrano domande legittime e ti assicuro che non sono solo le mie ma di tantissima gente che ha un candidato amico in questa coalizione e avrebbe voluto votarlo.
Le preoccupazioni che rappresenti a nome di molti, sono le stesse che si sono poste i candidati e le forze che li sostengono. Una soluzione potrebbe essere quella di lasciare l’urna presso i Vigili Urabani, o presso un notaio, ti va bene?
Lasciami aggiungere che ci vuole molta fantasia per ipotizzare che uno dei candidati possa portarsi l’urna a casa sua, fantasia che viene meno quando non si riesce a immaginare che molti fuori-sede potrebbero anticipare al sabato sera la loro partenza.
Un consiglio, controlla il calendario di casa, mi sa che non è quello buono per il 2012. 🙂
Scusa, ho scritto data del 9, ma volevo dire 8.
La risposta non era rivolta a Mimmo ma a duecalzini.
uè duecalzini…
dovresti chiederti invece come si fanno a fare primarie vere senza chiedere al partito democratico un proprio candidato: delle due l’una o questa gente pensa di poterne fare a meno oppure hanno una fifa matta di perderle le primarie.
nel primo caso sarebbero dei folli nel secondo dei codardi.
ma a palaggiano so belle le lezzioni.
ma fatemi capire. scherzi a parte.
CERVELLERA è il candidato di SEL + Arca o Arca + SEL senza Quero
BATTAFARANO è il candidato dell’IDV + IDV
o IDV senza Catucci
CUSCITO è il candidato di Stellaccio
ma il candidato del siculo siciliano, del piccolo piccoli e di mezzo sigaro chi è?
scusate la curiosità giusto per capire
Il Siculo Siciliano dice: Caro Gennaro, io,come aderente ad Alleanza per Palagiano, non ho candidati in pista,pertanto, sono nella condizione florida di averne ben tre. Ad oggi, il nostro movimento non ha deciso di appoggiare nessuno ufficialmente,quindi, gli scenari immaginabili possono essere due,o il movimento decide di appoggiare e sostenere qualcuno dei tre,oppure, si lascerà libertà di scelta a tutti gli aderenti, comunque vada sarà un successo. Ti auguro buone feste. Au revoir
Rispondo a gennaro.
Fare le Primarie senza il Pd non ha nulla di complicato. È sufficiente annunciarle in maniera seria e credibile, invitando cioè a volervi aderire condividendo non più di un paio di cose: il giudizio (negativo) sull’amministrazione che sta per passare e tre principi che dovrebbero ispirarne una nuova.
La vera follia, dunque, sta nel pretendere che il Pd faccia assolutamente parte di una coalizione che ne contesta apertamente il suo operato, così come la vera codardia consiste nel rifiutare ogni discussione critica intorno a quell’operato.
So che fare ragionamenti lineari può essere molto difficile, ma questo non significa che, in mancanza di quelli, dobbiamo prendere per buoni quelli fatti a cacchio di cane.
Un saluto e, soprattutto, non te la prendere. Magari sarai più fortunato un’altra volta.