?PARCO DELLE GRAVINE?,Cosa ? stato fatto e cosa resta da fare

15 Dicembre 2005 Off Di Life
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Sei mesi di estenuanti trattative riguardanti questioni tecniche, legate ad una legge del tutto stravolta rispetto alla versione approvata dalla Giunta Regionale il 6 agosto 2005, che fece scattare le misure di salvaguardia a causa delle quali oltre sessanta aziende furono costrette a rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale per chiederne la sospensione, esigenza ormai superata delle modifiche apportate con la nuova legge approvata ieri in Consiglio Regionale.
Infatti, dalle proposte di emendamenti di coldiretti la legge ? stata modificata in quasi tutti gli articoli dei quali emerge unica nel suo genere il riferimento alla legge 228/01 che prevede l?utilizzo  delle aziende Agricole per le opere di cura e manutenzione interna la parco, inoltre ? prevista una deroga per tutte le aziende agricole presenti nel parco per realizzare e completare le azioni di sviluppo previste dal POR (programma operativo Regionale) in agricoltura fino al < ?XML:NAMESPACE PREFIX = ST1 />2006, in quanto, con la riprogrammazione del POR 2007/2013 c?? l?impegno politico dei due assessori Losappio e Russo di introdurre una concreta premialit? per le aziende ricadenti nel Parco che a differenza delle altre potranno ottenere contributi maggiorati del 10%.
Infine, ma forse la pi? evidente, ? stata la capacit? di essere riusciti a dimostrare con appositi sopralluoghi, il bisogno di ridurre la superficie del parco di circa cinquemila ettari, dei quali a chiusura delle trattative di sabato 10 dicembre  sono stati concessi circa duemila in meno e che riducono la perimetrazione a circa 27000 ettari, dei quali molti sono passati da zona 1 a zona 2.
Questo ruolo sarebbe spettato agli enti locali che non avrebbero dovuto perdere tempo prezioso durato anni di totale disinteresse evitando cos? inutili e dannose strumentalizzazioni che farebbero apparire le imprese agricole joniche come arroccate su posizioni ostruzionistiche, mentre tutti sanno bene quanto ormai loro contribuiscono concretamente alla tutela dell?ambiente.
Coldiretti continuer? l?azione di sentinella sulle successive fasi di realizzazione del parco, affinch? vengano mantenuti gli impegni assunti, ed assicurate le risorse finanziarie necessarie per una gestione  rispettosa del territorio ove insiste il parco.
I Comuni e la Provincia di Taranto ora hanno l?obbligo istituzionale di incontrarsi per assumere gli impegni finanziari necessari alla gestione del parco nel quale vivono e producono migliaia di Agricoltori.
Va dato atto all?assessore all?ecologia Losappio di aver creduto nell?azione di confronto che coldiretti ha chiesto sei mesi fa, perch?  si giungesse alla realizzazione di un parco condiviso che possa favorire lo sviluppo agroambientale nella sua interezza.