Perbenismo Ipocrita

8 Giugno 2006 Off Di Life
Sergio D'Elia, deputato della Rosa nel Pugno, ha scritto una lettera indirizzata al Presidente della Camera, Fausto Bertinotti e a tutti i deputati a seguito delle dichiarazioni di Carlo Giovanardi, esponente dell'Udc: “Signor Presidente della Camera, colleghe e colleghi deputati, a seguito delle dichiarazioni rese il 1? giugno 2006 dall'onorevole Giovanardi su di me e sulla mia storia personale e politica, desidero offrire questo mio contributo di conoscenza, che ritengo utile anche al fine di un pi? generale dibattito sulla giustizia, la civilt? del diritto e il senso della pena nel nostro ordinamento”.
?Sono stato uno di Prima Linea, trenta anni fa – ha proseguito D'Elia – accetto che si dica ancora oggi di me ?terrorista di Prima Linea?, ma mi rifiuto di credere che qualcuno pensi davvero che sia il termine giusto, vero o esatto per dire, non solo quello che sono io oggi, ma anche quello che sono stato ieri. La mia identit? politica e la mia lotta degli anni Settanta possono forse essere approssimate alle idee ?libertarie? (il che non vuol dire: nonviolente) di un anarchico dell'Ottocento, non certo assimilate al terrorista suicida e omicida degli anni Duemila”.
“Se qualcuno, ancora oggi, dopo trenta anni, vuole cristallizzare la mia vita nell'atto criminale di allora (che non ho materialmente commesso)- ha aggiunto – e non tener conto della semplice verit? che l'uomo della pena pu? divenire un uomo diverso da quello del delitto, rischia di non cogliere il senso profondo della giustizia, del carcere e della pena descritto dalla nostra Costituzione. Ho pagato con 12 anni di carcere il conto che lo Stato e la legge italiana mi hanno presentato per ci? che ho fatto o non fatto. Ora, sono disposto ad accettare anche il giudizio inappellabile di quel severissimo tribunale della storia che ? l'opinione pubblica. Quel che non accetto ? di rimanere ostaggio perpetuo della memoria, del mio passato e di ci? che ho fatto trenta anni fa?. “Signor Presidente della Camera, colleghe e colleghi deputati, grazie per la attenzione e – ha concluso – le riflessioni che vorrete dedicare a queste mie considerazioni”.
Considerazioni
?Sergio D'Elia ? un cittadino che gode dei diritti civili e politici. Se la Rosa nel Pugno lo ha messo in lista evidentemente ne condivide la candidatura. Le polemiche invece mi sembrano provenire da un certo perbenismo ipocrita, se Giovanardi ha queste idee sarebbe paradossale che ricoprisse il ruolo di presidente della giunta per le autorizzazioni a precedere perch? il garante diventerebbe il principale cacciatore di streghe?. Cos? Giovanni Crema, socialista della Rosa nel Pugno, commenta le dichiarazioni di esponenti della Cdl contro Sergio D'Elia, segretario di Aula a Montecitorio.
?Se si vuole aprire una discussione sull'amnistia o l'indulto da concedere anche ai reati di terrorismo ? un conto – osserva ancora – ma fare di una persona l'obiettivo di attacchi ? un atteggiamento poco cristiano che Giovanardi, da cattolico qual ?, dovrebbe evitare?.