Presentato ai cittadini il Piano Urbanistico Generale. di Giuseppe Favale
3 Maggio 2006Il Sindaco ha inoltre sottolineato che prender? in seria considerazione osservazioni di carattere sostanziale che eventualmente gli arriveranno. All?incontro erano presenti anche numerosi amministratori, oltre all?arch. Paolo Caramia, Responsabile dell?Ufficio Tecnico.
“Questa sera presentiamo il PUG ed entro il 20 maggio lo porteremo in Consiglio Comunale, ha detto il dott. Ressa aprendo gli interventi. Dalla revoca del Piano Regolatore Generale il Comune ha lavorato con il P.d.F., che per taluni aspetti ha maglie molto larghe, ed abbiamo potuto dare alla cittadinanza diverse lottizzazioni ed una crescita ordinata del paese, specie nelle zone di completamento.
L?indirizzo generale del PUG riguarda le zone di espansione, identiche sia nel P.R.G. che nel P.d.F., ed uno dei motivi per cui la Regione ha cassato il P.R.G. ? stato il sovradimensionamento reale delle tre zone di espansione.
Il PUG consente un equilibrato sviluppo urbanistico nelle zone di espansione. La novit? sostanziale del Piano ? il ridimensionamento delle zone di espansione nel rispetto della crescita demografica prevista ed eliminando, cosa che dal punto di vista culturale e politico ho sempre pensato, la cd. fascia bianca del vecchio piano regolatore, ricucendo l?attuale centro urbano con quello che si andr? a realizzare.
Con il PIP abbiamo iniziato a mettere le cose a posto sul nostro territorio, e con l?approvazione del PUG avremo tutte le carte in regola per lo sviluppo economico, e quindi creare nuova ricchezza e nuova occupazione.
Abbiamo la zona per le attivit? produttive di tipo agricolo.
Abbiamo individuato delle zone per le attivit? commerciali per grandi strutture di vendita, perch? ? sempre aperta questa possibilit?, ed una fascia turistico ? alberghiera che abbiamo diversificato (aree per campeggi, alberghi, residenziale privata, area per camper). Il Comune ha fatto uno studio e l?ha consegnato all?Autorit? di Bacino, ha infine detto avviandosi alla conclusione, per chiedere la riperimetrazione di circa 2/3 del centro urbano, che permetter? opere edilizie nelle zone escluse.
Le opere per la salvaguardia non aspetteranno le calende greche. Terminato quel lavoro, anche l?altro terzo del paese sar? salvato. Massimo due anni, e tutto il centro urbano sar? liberato dai vincoli del PAI. Dopo l?adozione del PUG nel Consiglio Comunale, ci sono 60 giorni per le osservazioni di chi vi ha interesse.
Il Consiglio, nei successivi sessanta giorni esamina le osservazioni, e nei 150 giorni successivi la Regione e gli Enti a cui sar? inviato il Piano per il nullaosta debbono rilasciare il proprio parere. Nel caso fosse negativo, si convocherebbe una Conferenza dei Servizi, e l? si farebbero le modifiche necessarie per la definitiva approvazione“.
E? poi toccato all?arch. Narracci entrare pi? nel dettaglio degli aspetti tecnici.
“Abbiamo fatto riferimento, ha detto, alla Legge Regionale urbanistica 20/2001 per la pianificazione del territorio, che d? indicazioni leggermente diverse dalla Legge 56, al Piano Urbanistico Territoriale Tematico del paesaggio, che siamo tenuti a verificare in fase di elaborazione del PUG, e al PAI, il pi? recente di tutti, che verifica la possibilit? edificatoria del territorio e le opere idrauliche necessarie alla sua tutela.
Non ci sono regole regionali che diano indicazioni precise dei contenuti del piano, ma la Legge 20 ci consente di impostare il piano regolatore un po? alla vecchia (Legge 56) e un po? alla nuova maniera (Legge 20).
Quando dico alla vecchia maniera intendo che tutta la fase di analisi del territorio ? stata fatta con la Legge 56, mentre la fase di elaborazione del Piano ? stata fatta con la Legge 20. Il PUG si divide in due grosse categorie: previsioni strutturali (linee portanti della gestione generale del territorio), e previsioni programmatiche (sono quelle pi? legate alla destinazione delle aree del centro antico).
Il PUTT parla dei vincoli esistenti nel nostro territorio, che la Regione ha fatto su carte molto antiche, demandando ai Comuni la verifica nella fase di elaborazione del piano. I vincoli sono stati verificati sul posto e corretti secondo le indicazioni reali che vengono dal territorio.
Il PUG deve ora avere un parere da vari enti, compreso l?Autorit? di Bacino, che dir? se siano da apportare o meno delle modifiche. Il Piano prevede la riperimetrazione del centro antico, e in attesa del piano particolareggiato, nel centro storico si possono fare interventi che migliorino l?aspetto urbanistico generale. Per le zone B il piano d? per acquisito che siano gi? sostanzialmente esaurite nell?edificazione, tranne le due zone B4, che hanno una normativa particolare, e sono zone ancora libere nel centro urbano. Le zone di frangia sono state corrette, evitando di spaccare gli isolati a met?, per non penalizzare i proprietari delle aree.
Le zone C rispondono a due criteri: avere continuit? del centro urbano e una dimensione che stesse nei numeri che l?analisi ci consente di utilizzare. Ci sono poi tutta una serie di attivit? produttive e commerciali, ha detto concludendo, che servono a diversificare l?apparato produttivo del Comune. Abbiamo individuato 3 zone commerciali ai tre punti di ingresso della citt?, per creare un tessuto funzionale che non fosse dispersivo sul territorio“.
Essendo stato richiesto un suo intervento, l?arch. Caramia ha chiarito che “il mio parere ? allegato alla delibera di Giunta n. 66, ed ? estremamente favorevole”, precisando inoltre come “la riunione di questa sera non ? contemplata in nessuna normativa, per cui va un plauso al Sindaco e all?Amministrazione per aver voluto divulgare e far conoscere il PUG“.
Giuseppe Favale