Proposta di abolizione dei partiti e delle associazioni presenti a Palagiano
1 Dicembre 2010Il titolo del presente articolo è ovviamente provocatorio, ma neppure più di tanto laddove si pensi, alla luce del recente articolo di Giacomo Di Pietro sul CSA riguardante il “Progetto di dimensionamento della Raccolta, Trasporto RSU ed RSUA con particolare riferimento alla frazione differenziata e servizi complementari”, all’inerzia messa in mostra dai soggetti di cui si chiede l’abolizione.
Facciamo una piccola cronistoria: il Comune di Palagiano presenta un bando per il conferimento del Servizio di Raccolta e Trasferimento di RSU e RSUA.
Ne nasce una prima discussione che vede protagonisti due cittadini – chi scrive e Jacopo Lorè – i quali, probabilmente perché non hanno meglio da fare, come sostenuto dall’utente “arsenal”, si mettono a disquisire intorno ai costi (Mimmo) e ai risparmi (Jacopo) che sarebbero propri della raccolta differenziata.
Altri due cittadini – Annamaria Moschetti e Aniello Polignano – entrambi dotati di competenze tecnico-scientifiche di gran lunga superiori a quelle che si possono ottenere sommando le mie a quelle di Jacopo, offrono un contributo riguardante l’impatto inquinante degli inceneritori.
Nel frattempo, il Sindaco emette un comunicato in cui si ufficializza la presentazione del bando e in cui, con toni un tantino propagandistici, annuncia che il nuovo conferimento del servizio prevede l’avvio della raccolta differenziata (porta-a-porta); dapprima in forma sperimentale (nel solo quartiere “Bachelet”) e via via estesa a tutto il paese. In tale comunicato si assicura che la raccolta differenziata comporterà dei risparmi per i cittadini.
Infine, interviene un altro cittadino – Giacomo Di Pietro – che, attraverso una minuziosa analisi del CSA finalmente reso pubblico, ci rende edotti intorno ai seguenti aspetti: 1) il CSA sarebbe “approssimativo” sotto il profilo redazionale, infatti si rifà a normative che sarebbero assorbite o addirittura abolite da altre più recenti; 2) contiene vere e proprie “dimenticanze”, fa riferimento nella parte introduttiva (“Oggetto”) alle marine, per poi trascurarle del tutto nell’articolo 5); 3) è manchevole di alcune richieste riguardanti requisiti considerati fondamentali per le ditte partecipanti al bando; 4) difetta dell’analisi dei costi, in tal modo né io né Jacopo potremo mai sapere chi di noi due abbia ragione : D; ecc. ecc.
In tutto questo lasso di tempo né i partiti e tantomeno le associazioni (neppure l’unica che dice di interessarsi dell’ambiente) presenti a Palagiano hanno mai avvertito la necessità di dire la loro!
I partiti, a dire il vero e per il tramite dei loro rappresentanti istituzionali, hanno per ben due volte potuto “esprimere” il loro pensiero al riguardo: una prima volta attraverso i loro rappresentanti in Giunta, che si saranno abbioccati proprio nel momento in cui qualcuno dava lettura del CSA; una seconda volta attraverso i consiglieri presenti nell’Assemblea comunale, i quali però non saranno stati mai avvertiti da nessuno che è a loro che spetta il compito di “controllare” ogni singolo atto amministrativo.
Conclusione: con buona pace dell’utente “arsenal”, allora, sento di poter dire che per fare politica a Palagiano sono sufficienti un paio di elementi: 1) due siti web: uno istituzionale, da cui ricavare gli atti da discutere e uno d’opinione, che offra la possibilità di discuterne; 2) che si approntino delle liste, in occasione delle competizioni amministrative, in cui i candidati confluiscano sulla base delle diverse opinioni emerse in sede di discussione nel secondo dei due siti web.
Mimmo Forleo