QUALCOSA DA ALLORA E? CAMBIATO ???
12 Gennaio 2006?Sono seduto sulla poltrona della mia stanza e tra un capitolo e l?altro di economia urbana leggo un libro su Ernesto Guevara de la Serna tambien conocido como el CHE.
Mi colpisce in particolar modo una frase che egli cita in un discorso tenuto al Ministero della Pubblica Sanit? il 20 Agosto del 1960.
Egli ricordando un amico, ripete le sue ultime parole, in punto di morte diceva :?Il miglior modo di dire ? fare?, l?amico era Jos? Mart?.
Questa frase purtroppo in Italia ,non viene presa in considerazione ; ricordo un giorno prima della propaganda elettorale delle ultime amministrative , un uomo che in parte condivideva i miei pensieri mi disse che avrebbe dato tutto il suo impegno per sposare la causa dei lavoratori.
Parole,parole , solo questo ? rimasto del ricordo di quell?uomo.
Il Che diceva che prima di iniziare una rivoluzione , di creare una collettivit?, bisogna creare se stessi, cercare di diventare uomini.
Non esiste distinzione di razza, di et? e di religione, quando un gruppo di persone , ? convinto dei propri ideali e questi sono simili allora si pu? lottare.
Il ?nemico? per le milizie ribelli cubane era l?embargo statunitense che costringeva questa popolazione, sempre sottomessa sin dai tempi del colonialismo , a rimanere fedele alla madrepatria.
Per l?Italia il rischio ? quello di ritornare ,con una crisi profonda al periodo del dopoguerra.
A Cuba si ? avuta la convinzione di avere un solo nemico e di lottarvi contro, nella nostra giovine Italia la guerra la si combatte contro tutti, contro il prossimo , contro il fratello ,contro il governo.
Uomo, di destra o di sinistra ,concepisci la gravit? del rischio che corri ,altrimenti quando capirai di essere ritornato ai tempi cupi sar? troppo tardi per risvegliarti da questo brutto incubo che si chiama realt? , ed allora ricominciare a sperare e credere nel prossimo ,sar? ancor pi? difficile, perch? se oggi che tutti viviamo in maniera agiata non ti costa nulla abbattere le barriere del principio, fascista o comunista che sia , e chiedere aiuto alla controparte, ovvero a tutto il resto del mondo ,domani forse non risulter? tanto semplice.
Io non sono un pessimista , ma continuando a vedere le continue lotte e discussioni tra i politici, economisti, statisti, intellettuali e vari figuranti di questa nostra patria allora mi chiedo se vale la pena ricominciare con nuove idee e quindi se siamo ancora in tempo!!?
Lascio ai lettori modo di riflettere su queste parole del 96 e chiedo a tutti voi???.
Mi colpisce in particolar modo una frase che egli cita in un discorso tenuto al Ministero della Pubblica Sanit? il 20 Agosto del 1960.
Egli ricordando un amico, ripete le sue ultime parole, in punto di morte diceva :?Il miglior modo di dire ? fare?, l?amico era Jos? Mart?.
Questa frase purtroppo in Italia ,non viene presa in considerazione ; ricordo un giorno prima della propaganda elettorale delle ultime amministrative , un uomo che in parte condivideva i miei pensieri mi disse che avrebbe dato tutto il suo impegno per sposare la causa dei lavoratori.
Parole,parole , solo questo ? rimasto del ricordo di quell?uomo.
Il Che diceva che prima di iniziare una rivoluzione , di creare una collettivit?, bisogna creare se stessi, cercare di diventare uomini.
Non esiste distinzione di razza, di et? e di religione, quando un gruppo di persone , ? convinto dei propri ideali e questi sono simili allora si pu? lottare.
Il ?nemico? per le milizie ribelli cubane era l?embargo statunitense che costringeva questa popolazione, sempre sottomessa sin dai tempi del colonialismo , a rimanere fedele alla madrepatria.
Per l?Italia il rischio ? quello di ritornare ,con una crisi profonda al periodo del dopoguerra.
A Cuba si ? avuta la convinzione di avere un solo nemico e di lottarvi contro, nella nostra giovine Italia la guerra la si combatte contro tutti, contro il prossimo , contro il fratello ,contro il governo.
Uomo, di destra o di sinistra ,concepisci la gravit? del rischio che corri ,altrimenti quando capirai di essere ritornato ai tempi cupi sar? troppo tardi per risvegliarti da questo brutto incubo che si chiama realt? , ed allora ricominciare a sperare e credere nel prossimo ,sar? ancor pi? difficile, perch? se oggi che tutti viviamo in maniera agiata non ti costa nulla abbattere le barriere del principio, fascista o comunista che sia , e chiedere aiuto alla controparte, ovvero a tutto il resto del mondo ,domani forse non risulter? tanto semplice.
Io non sono un pessimista , ma continuando a vedere le continue lotte e discussioni tra i politici, economisti, statisti, intellettuali e vari figuranti di questa nostra patria allora mi chiedo se vale la pena ricominciare con nuove idee e quindi se siamo ancora in tempo!!?
Lascio ai lettori modo di riflettere su queste parole del 96 e chiedo a tutti voi???.
QUALCOSA DA ALLORA E? CAMBIATO ???
Damiano.
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