Quali sono i benefici dell?uso farmacologico della marijuana?

22 Giugno 2005 Off Di Life
La controversa pratica dell?uso di marijuana a fini medici ha subito una sconfitta giudiziaria lo scorso 6 giugno. Una decisione approvata, con 6 voti a favore e 3 contrari, dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, ha rinsaldato il potere del Governo federale di porre divieti al possesso di droga, negli Stati che ne consentono l?uso farmacologico.

Il caso ? sorto nell?ambito di un procedimento relativo al ?Compassionate Use Act? della California, approvato da un referendum del 1996 noto come ?Proposition 215?, ha osservato il Washinton Post lo scorso 7 giugno. Altri 10 Stati attualmente consentono l?uso farmacologico della marijuana.

Mentre si era in attesa della sentenza, il New York Times ha rilevato lo scorso 29 marzo che i benefici derivanti dalla marijuana sono ben lungi dall?essere accettati dalla categoria dei medici. Sebbene alcuni sostengano di aver tratto benefici dalla sua assunzione, il dr. Joseph Sirven, esperto di epilessia e professore associato di neurologia presso il Mayo Clinic College of Medicine di Scottsdale, Arizona, ha affermato che ?esiste una vasta letteratura su Internet che la dipinge come una cosa meravigliosa. Ma la realt? ? che non abbiamo certezze significative in merito?.

L?articolo ha riportato le parole del dr. Donald Gross, direttore in Canada del programma sull?epilessia adulta dell?Universit? di Alberta: ?Non vi ? stata alcuna sperimentazione che abbia dimostrato che la marijuana o qualsiasi altro derivato da cannabis sia pi? efficace di un placebo?.

Un altro esperto, il dr. Kenneth Mackie, professore di anestetologia presso l?Universit? di Washington, ha dedicato 15 anni allo studio delle reazioni celebrali alla cannabis. Egli ha sostenuto che non esistono studi medici che dimostrino effetti di sollievo dal dolore.

Esistono anche notevoli preoccupazioni su come venga gestito l?uso farmacologico di marijuana, secondo quanto rivelato in un ampio servizio sull?argomento, pubblicato il 24 aprile sul San Francisco Chronicle. Risulta che la citt? dispone oggi di 43 punti di distribuzione di marijuana per uso medico, ma pochi sono i controlli che vengono effettuati per sorvegliarne la gestione.

Secondo il Chronicle, la polizia di San Francisco ritiene che la quantit? di marijuana in circolazione ? aumentata bruscamente. La Polizia ipotizza che le bande malavitose e gli spacciatori comprino la marijuana ai punti di distribuzione e la rivendano nelle strade.

Possibili effetti sulla salute mentale

La sentenza del 6 giugno giunge dopo l?inaugurazione, nel mese di maggio, di una campagna del Governo federale contro l?uso di marijuana. Il Chicago Tribune ha riferito il 5 giugno che il Governo sta facendo pubblicit? nei quotidiani e nelle riviste dell?intera nazione, mettendo in guardia contro gli effetti nocivi sulla salute mentale.

Le informative citano alcuni studi che sottolineano il legame tra l?uso sistematico di marijuana e la comparsa di problemi quali depressione, pulsioni suicide e schizofrenia. Uno di questi studi, svolto dal Substance Abuse and Mental Health Services Administration, ha intervistato quasi 90.000 adulti, in merito all?uso personale di questa droga.

Secondo i ricercatori, gli adulti che hanno fatto uso di marijuana prima dei 12 anni hanno dimostrato un?incidenza due volte pi? alta, di aver sofferto, nell?ultimo anno, di qualche grave malattia mentale, rispetto a coloro che avevano iniziato a fumarla dopo i 18 anni.

?Risulta ormai sufficientemente chiaro che il processo di sviluppo del sistema nervoso centrale non ? ancora completato negli adolescenti, e che l?uso di questa droga pu? avere effetti nocivi su tale processo?, ha affermato il dr. Richard Suchinsky, psichiatra supervisore del Department of Veterans Affairs? addiction programs.

In Inghilterra, da una conferenza organizzata dall?Istituto di Psichiatrica del King's College di Londra alla fine dell?anno scorso sono emerse prove secondo cui l?uso di marijuana raddoppia grosso modo il rischio di sviluppare malattie psichiatriche. Secondo un articolo apparso il 2 dicembre sul quotidiano Telegraph di Londra, uno psichiatra dell?Universit? di Maastricht in Olanda, Jim van Os, ha riferito, nell?ambito della conferenza, che un certo numero di studi dimostrano che questa droga raddoppia i rischi per i giovani di sviluppare malattie psichiatriche come la schizofrenia.

Da uno studio svolto da questo psichiatra olandese emergono rischi ancora pi? alti per coloro che sono geneticamente predisposti per patologie psichiatriche. Per queste persone infatti l?uso di marijuana aumenta di quattro volte il rischio di sviluppare malattie di questo tipo.

Il 1? gennaio il Telegraph ha riportato alcuni commenti espressi dalla dr.ssa Clare Gerada, capo dell?unit? per gli abusi di droga del Royal College of General Practitioners, la quale ha affermato che un atteggiamento lassista sull?uso di marijuana, unito ad una maggiore disponibilit? di versioni pi? pesanti di questa droga, porta ad aumenti nei tassi di depressione e di psicosi tra i giovani.

La stampa britannica ha pubblicato una serie di rapporti su problemi associati all?uso di marijuana, dopo la decisione del Governo di declassare questa droga dalla categoria B alla categoria C, a partire dal 2003. Questo cambiamento implica che coloro che sono fermati dalla polizia per uso di marijuana vengono rilasciati con il solo richiamo e la confisca della droga.
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Alterazioni al cervello

Un gruppo di ricercatori della Nuova Zelanda ha studiato i legami tra un uso massiccio di marijuana e la comparsa di fenomeni psicotici. Secondo quanto riferito dal quotidiano canadese National Post il 10 marzo, questi ricercatori hanno studiato, nell?arco di un periodo di 25 anni, un gruppo di 1.200 persone nate nel 1977. Le conclusioni di questo studio sono state pubblicate nell?edizione di marzo della rivista Addiction.

?Il legame tra l?uso di cannabis e la comparsa di sintomi psicotici non ? ragionevolmente ascrivibile a fattori diversi?, hanno scritto i ricercatori David Fergusson e L. John Horwood. ?La direzione di causalit? va dall?uso di cannabis ai sintomi psicotici?. Secondo tale studio, l?uso di questa droga probabilmente altera la chimica del cervello, aggravando i problemi di salute mentale.

Secondo un articolo del 12 aprile apparso sul quotidiano Times di Londra, circa un quarto della popolazione ha una predisposizione genetica a malattie psicotiche. La comparsa dei sintomi deriva poi non dal solo uso di marijuana o dalla sola predisposizione genetica, ma da una combinazione dei due fattori.

Questi dati sono tratti da uno studio condotto da Avshalom Caspi e Terrie Moffitt, dell?Istituto di psichiatria del King's College di Londra, e pubblicati dalla rivista Biological Psychiatry. Caspi ha inoltre osservato che la marijuana ha molti altri effetti negativi tra cui, ad esempio, quelli sull?apparato respiratorio e quelli probabili sulle funzioni cognitive.

Un rapporto pubblicato il 23 maggio sul quotidiano Scotsman ha lanciato un allarme secondo cui l?uso di marijuana potrebbe indebolire l?apparato scheletrico. Questo risultato ? emerso da una ricerca effettuata presso la Aberdeen University. Secondo Stuart Ralston che ha condotto la ricerca: ?Non vorrei essere allarmista per coloro che fanno uso di questa droga, ma le nostre sperimentazioni ci portano a concludere che esso potrebbe causare un indebolimento scheletrico?.

Commendando queste conclusioni, Alistair Ramsay, direttore di Scotland Against Drugs, ha affermato che ?stanno giungendo dati che dimostrano un crescente numero di conseguenze negative derivanti dall?uso di cannabis. All?enfisema e alla comparsa precoce di tumore ai polmoni si aggiungono oggi la probabile comparsa di osteoporosi e di malattie mentali?.

Intanto, nei Paesi Bassi, si stanno compiendo degli sforzi per ridurre la disponibilit? di marijuana attraverso i famosi ?coffee shops?. Il numero di questi locali, in cui la vendita di marijuana ? libera, ? calato a circa 750, rispetto ad un massimo di 1.500, e sta continuando a diminuire, secondo un servizio pubblicato il 5 marzo scorso sul quotidiano britannico Independent.

Secondo questo articolo, le autorit? sanitarie stanno svolgendo degli studi sugli effetti derivanti da variet? concentrate di cannabis, sulla base dei quali potrebbe essere deciso di vietarle. Inoltre, la polizia sta prendendo provvedimenti contro chi coltiva questa droga in casa propria.

Nel suo rapporto annuale, pubblicato il 2 marzo scorso, l?International Narcotics Control Board ha considerato con favore queste prospettive di cambiamento. Nel comunicato stampa che accompagnava il rapporto, l?organizzazione ha osservato che un documento ufficiale del Governo olandese sulla marijuana ha sottolineato l?importanza di rafforzare le misure contro lo spaccio nelle strade, contro il turismo della droga e la coltivazione domestica di cannabis, oltre alla necessit? di continuare a ridurre il numero dei ?coffee shops?. Insomma, il consenso popolare nei confronti della marijuana, almeno ai livelli medico e governativo, sembra stia andando in fumo.