Referendum sulle trivellazioni
9 Marzo 2016Il 17 aprile VOTO SÌ
Referendum sulle trivellazioni
Domenica 17 aprile 2016 si vota per il Referendum contro le trivellazioni petrolifere nei nostri mari. .
La sfida è importantissima e vi è bisogno dall’impegno di tutti! Per questo, anche a Palagiano si è costituito il COMITATO “VOTA SÌ PER FERMARE LE TRIVELLE” (sull’esempio di quello nazionale), a cui hanno già aderito le Associazioni: Legambiente, ,ARCI, Libera, ECHEO, Il Cantiere, Luce&Sale, Adelphos, CIRCOLO IDEA, Ergo Sum, Terra, Slow Food.
L’adesione al Comitato è libera ed aperta a tutti, anche singoli cittadini, che condividano la battaglia.
Il quesito referendario riguarda l’abrogazione della norma per cui “le attività di coltivazione di idrocarburi relative a provvedimenti concessori già rilasciati in zone di mare entro dodici miglia marine hanno durata pari alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”. In sostanza con il referendum del 17 aprile si chiede agli elettori di fermare definitivamente le trivellazioni in mare. Nello specifico si chiede di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo.
Nonostante, infatti, le società petrolifere non possano più richiedere per il futuro nuove concessioni per estrarre in mare (una prima importante conquista, questa,, della battaglia di Associazioni e Movimenti ambientalisti), le ricerche e le attività petrolifere già in corso non hanno nessuna scadenza. Se si vuole mettere definitivamente al riparo i nostri mari dalle attività petrolifere occorre votare “sì” al referendum. In questo modo, le attività petrolifere andranno progressivamente a cessare, secondo la scadenza “naturale” fissata al momento del rilascio delle concessioni.
Il Referendum è stato formalmente proposto da 9 Regioni , tra cui la Puglia, ed era stato chiesto al Governo di abbinare la data del Referendum a quella di svolgimento delle Elezioni amministrative : questo non solo per risparmiare 300 milioni, ma anche per avere il tempo necessario a poter adeguatamente informare i cittadini sulle finalità e l’importanza del quesito referendario. Ma il Governo (che evidentemente ha più a cuore gli interessi delle grandi compagnie petrolifere!) ha tagliato tutti i tempi, con la segreta speranza di rendere difficoltosa la mobilitazione popolare e la partecipazione al Referendum che, per essere valido deve vedere la partecipazione del 50% + 1 di tutti gli aventi diritto al voto.
MA NOI NON DEMORDIAMO: LA POSTA IN GIOCO E’ TROPPO GRANDE: NON SI TRATTA SOLO DI IMPEDIRE CHE I NOSTRI SPLENDIDI MARI ED IL NOSTRO AMBIENTE CONTINUINO AD ESSERE VIOLENTATI, MA ANCHE DI IMPORRE A GOVERNO E PARLAMENTO UNA DECISA IVERSIONE DELLE POLITICHE ENERGETICHE IN DIREZIONE
“VOTA SÌ PER FERMARE LE TRIVELLE”, questa la parola d’ordine : e la sola ammissione del quesito referendario, ha già oggi portato risultati molto importanti, come il rigetto delle nuove richieste di trivellazione entro le 12 miglia, e la rinuncia da parte di alcune compagnie, tra cui quella della Shell proprio nel nostro splendido Golfo di Taranto.
Ma occorre VOTARE SÌ anche PER USCIRE DAL PETROLIO, PER IL CLIMA E PER LE RINNOVABILI: le settimane di campagna referendaria saranno una straordinaria occasione per discutere del futuro energetico del nostro Paese. Lo abbiamo detto più volte, la Strategia energetica italiana è assolutamente carente e punta sui cavalli sbagliati (fonti fossili e estrazioni petrolifere). Soprattutto oggi, dopo l’accordo di Parigi e gli impegni presi dall’Italia nell’ambito della COP21 di dicembre 2015, serve ripensare le politiche energetiche nel nostro Paese.
Il Comitato avrà come punto di riferimento la sede di Legambiente in via De Gasperi n° 13, ma ci si potrà rivolgere per ogni informazione a ciascuna delle sedi della Associazioni aderenti.
Il Comitato “VOTA SÌ PER FERMARE LE TRIVELLE”