Ressa: “la Casa di tutti” aveva ordito un imbroglio alle spalle dell’inconsapevole candidato di SEL, Vito Cervellera
26 Gennaio 2012“Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”.
Sono queste le parole pronunciate da Virgilio nel viaggio nell’aldilà: “questa è la volontà di chi detiene il potere, non chiedere altro”.
Pare, a dire della “Casa di tutti”, che il sottoscritto possa, volendolo, spostare masse di cittadini a suo piacimento quasi, questi ultimi, fossero somari alla corda.
Delle due l’una: o Ressa è ormai al capolinea, ed allora nulla può contro il “rinnovamento politico” che “la Casa di tutti” vorrebbe rappresentare sicché egli non avrebbe avuto alcun potere di inviare masse di popolazione per inquinare le primarie; oppure, invece, Ressa è ancora considerato un leader, un buon amministratore, ed allora certamente avrebbe potuto, se solo lo avesse voluto, far partecipare alle primarie un numero consistente di cittadini.
A nessuno di loro viene in mente che i cittadini, indipendentemente da Cervellera o da Ressa, abbiano voluto punire l’arroganza e l’ambizione sfrenata di un gruppo di néné (così definiti da un giornalista) che appena affacciatosi nell’arena politica lanciano improperi e invettive contro tutti e tutto.
“La Casa di tutti” fin dalla sua nascita, sostiene che l’Amministrazione uscente abbia mal governato e che il suo leader sia, in realtà, ormai alla cosiddetta frutta. Se questa considerazione corrispondesse al vero è evidente che ciò di cui mi si accusa non ha nessun fondamento.
La verità è che, “la Casa di tutti” aveva ordito un imbroglio alle spalle dell’inconsapevole candidato di SEL, Vito Cervellera e, una volta fallito l’insano progetto, ha voluto ricercare una giustificazione per uscire fuori dalla coalizione, tradendo così l’impegno assunto. Insomma, un comportamento che denota viltà politica, disprezzo del giudizio dei cittadini e mancanza di forza morale.
Tutta questa storia ha in realtà messo a nudo il tentativo di alcune forze del centrosinistra di isolare il PD e tentare una strada impervia che non poteva portare a nulla di buono. Ed infatti, a scrutinio ancora in corso, i diversi dirigenti politici erano già in piena crisi di nervi.
A conclusione di questa triste vicenda politica i cittadini di Palagiano hanno potuto verificare come, con l’approssimarsi delle elezioni amministrative, molti apprendisti stregoni vestono i panni di “nuova classe dirigente” ma, in realtà, rappresentano a pieno titolo il peggio della politica locale.
Il PD nel frattempo è stato artefice della costruzione di una grande coalizione che vede insieme oltre il PD, l’UDC, IOSUD, API, UDEUR e liste civiche ed ha anche individuato una autorevole candidatura a Sindaco quale quella del Dr. Antonio Tarasco a cui i cittadini possono affidare la guida del nostro territorio.
Palagiano, 26/01/2012
Rocco Ressa – Sindaco
Il dibattito “politico” palagianese risulta essere dei più divertenti da seguire.
Questa volta tocca al Sindaco Ressa, vittima dell’amletico dubbio sull’essere alla frutta o l’essere ancora leader indiscusso, fornire materia di riflessione.
Il polverone sollevato dalle primarie dell’ex Coalizione “Insieme per Palagiano”, quindi, ha mietuto la prima vittima.
“Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d’animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell’iniqua fortuna, o prender l’armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli”.
Solo che a recitare, questa volta, non è Amleto ma il Sindaco Ressa ed al posto del famoso teschio, con cui viene tradizionalmente interpretata la scena, vi è un’altrettanto famosa e leggendaria “lista”.
(Sulla cui reale esistenza gli storici nutrono dubbi!).
Così, lista in mano, Ressa si domanda:”Essere o non essere l’autore della vittoria di Cervellera alle primarie e della disfatta dell’ex, apparentemente vigorosa, Coalizione Insieme per Palagiano?”.
E dire che il 9 Gennaio, quando ancora reggeva nell’inconscio la teoria dell’essere l’autore, si era risvegliato con vena feconda di comunicati, tanto da annunciare egli stesso, stante il silenzio degli interessati, l’esito di una votazione che, apparentemente, non lo aveva visto partecipe!
Ma si sa che “il diavolo fa le pentole e non i coperchi” così la, presunta, vittoria del Sindaco rimaneva vittima di un serrato fuoco di fila cui faceva da contraltare, la ragione non si è compresa, il silenzio “tombale” del vincitore della competizione elettorale.
Così, stante il luttuoso silenzio del vincitore delle primarie, toccava di nuovo al Sindaco Ressa, con un comunicato del 21 Gennaio, spiegare ancora una volta le ragioni del risultato delle primarie.
Confondeva Casa di Tutti, con tutti in una casa, si lanciava in lodi sperticate, ma irridenti, verso Vincitore(“Cervellera, indipendentemente dal mio giudizio politico è una persona onesta che non farebbe mai male ad una mosca”. – il che equivale a dire che politicamente è meglio stendere un velo pietoso), per finire dicendo che IDV e SEL costituiscono una banda di sprovveduti capaci di cadere vittime dei tranelli della Casa di Tutti (“…obbligare SEL e IDV a seguirli pur consci della trappola in cui si erano stoltamente ficcati. – stolto equivale ad idiota!).
Oggi si raggiunge la Summa, non teologica, con l’affermazione che “la Casa di tutti” aveva ordito un imbroglio alle spalle dell’inconsapevole candidato di SEL, Vito Cervellera”.
Ancora una volta il Sindaco, con scarsa eleganza, definisce il dott. Cervellera, nonchè SEL, come soggetti inconsapevoli delle proprie azioni.
Le domande che sorgono spontanee, pertanto, sono due:
1) Perchè questo iper-attivismo del Sindaco Ressa in favore di SEL, nonchè del suo silenzioso candidato Sindaco?;
2) Il Sindaco, forse preoccupato per gli esiti della competizione elettorale, si è già candidato al ruolo di portavoce del candidato Sindaco da lui stesso definito inconsapevole?
auf Wiedersehen
si
Che un sindaco, quindi un uomo politico oltre che un amministratore, stia alla frutta lo dimostra la lunga sequenza di sconfitte elettorali di cui ne è primo protagonista, oltre che responsabile.
In piu’ di una circostanza ho chiesto direttamente all’interessato di renderne evidenti i numeri, ed i relativi commenti. Ma, come gli accade da mesi, anzichè vedere dentro casa sua, si occupa della “casa” degli altri, ed evita di rispondere sui fatti amministrativi oltre che sui dati elettorali (a noi come ad altri, vedi Prof. Anzolin).
Contravvenendo agli accordi di coalizione, per i quali si fa divieto di rispondere su argomenti non inerenti l’attività amministrativa, scusandomi anticipatamente con gli alleati, mi sento in dovere di chiedere a quanti sono davvero interessati a tale questione di avere pazienza.
Delle nefandezze politico-ammnistrative dell’ex sindaco, tra cui anche la questione primarie, sarà data ampia e ed dettagliatissima prova al momento opportuno. Un lavoro capillare. Non sarà trascurato nemmeno il cittadino residente all’estero!
Mi limito solo ad un’ultima osservazione. L’ingerenza del sindaco nelle primarie, di cui egli stesso si definiva “artefice” (vedi suo articolo del 9 gennaio), produrrà molto probabilmente l’effetto opposto a quello sperato. Il centro sinistra sara’disunito ed il centro-destra compatto.
A presto.
Ma quale capolinea! Stando alla logica utilizzata e alle teorie elaborate, direi che si possa ben sostenere l’avvenuta rottamazione.
Quindi, Ressa sarebbe capace ancora di smuovere masse di votanti. E chi l’ha mai sostenuto? Ressa dimentica il lungo elenco di amministratori, dirigenti di partito – del Pd, dell’UDC, di Io Sud, di API – che hanno concorso a spostare lo stesso numero di votanti (composto esclusivamente da amici e parenti) che l’Amministrazione ha sempre spostato in tutte le primarie tenutesi dal 2008 ad oggi. Con risultati miserrimi, tra l’altro.
Teoria dell’imbroglio. Ci faccia capire, per quale ragione sarebbe stato ordito un imbroglio alle spalle di Cervellera? Non avendo nulla di meglio da fare, qualcuno avrebbe costretto Cervellera a far parte di una coalizione al solo scopo di lasciarlo poi in solitudine? Complimenti per la fantasia! (Non li prenda sul serio però, sono ironici. Mi permetto di specificarlo perché, di questi tempi, lei dà l’impressione di essere ad un passo dal concedere credito anche alla teoria degli asini volanti.)
La più surreale di tutte è quella sul voto “punitivo”. Migliaia di cittadini che si recano a votare a delle primarie perché così hanno modo di impartire una lezione a degli arroganti dall’ambizione sfrenata. Dunque, il vincitore delle primarie è Battafarano, e magari il prossimo sindaco sarà il candidato meno suffragato a Maggio?
Sindaco, un consiglio, le lasci sostenere al cittadino Rocco Ressa queste traballanti “teorie”, ché non si addicono al suo ruolo istituzionale.
Mimmo Forleo
Premettendo che solo da poco mi sono affacciato alla politica del nostro amato paese ma che da sempre mi sono interessato di quello che accade a Palagiano ora posso essere certo che la politica è come una partita a scacchi. Come lo è sempre stata. Tutti voi ne eravate già a conoscenza, per voi non è una novità. A me personalmente sarebbe piaciuto vedere una leale campagna elettorale, sicuramente con gli insulti che ci sono sempre sul palco durante i comizi e non una infangata già dalle primarie di un’altra coalizione. Pazienza, sarà per la prossima volta magari.
Sig. Sindaco si è sentito parlare di messaggi inviati sui telefonini di molta gente invitata a votare questo oppure quel candidato. Ne ho visto anche io qualcuno. E poi la combriccola che se la ridacchiava al centro della piazza fino a tarda ora (e con quel freddo) di domenica 8 gennaio, dai era vergognoso.
chi mi sa spiegare il silenzio del PDL?
Giovanni, che voto daresti ai segretari dei partiti della coalizione del centrosinistra(centro) sulla presentazione del candidato sindaco? e al dott.tarasco che non sapeva cosa dire?IO SUD,SALVATORE PETROCELLI,UDEUR,VINCENZO CINIERI,API ,GAMASO UMBERTO,UDC,ALDINO LEGGIERI,E PD NENSY SCHIAVONE.E queste persone vorrebbero amministrare Palagiano? se stava totò avrebbe detto:ma mi faccia il piacere.Scopri su palagianonline.it tutte le perle.poi ti spiego il silenzio del PDL
Ti rispondo io Adriana, il voto meritato dalla “compagine” che ha presentato il candidato sindaco, lo stesso, e’ uguale al punto di congelamento dell’acqua, cioe’ 0.
E’ stata una conferenza stampa priva di contenuti e di idee, con interventi di esponenti politici che rasentano l’analfabetismo,un candidato sindaco che come giustamente hai fatto notare non ha argomentazioni e quindi non sa’ cosa dire, e, sinceramente che abbia fatto il cherichetto non ce ne frega assolutamente niente caro Leggieri, farebbe bene ad incominciare a studiarsi un po’ di programma e formulare idee per la crescita del paese.Io da palagianese mi VERGOGNO di avere esponenti politici che parlano cosi’ male, anche dal punto di vista grammaticale,e razzolano peggio.
Il peggio della DC era presente alla conferenza stampa, pochissimi giovani, pochissime donne, e tanti ex DC appunto.
Spero che il PDL presenti qualcosa di meglio altrimenti siamo rovinati
Un saluto a tutti
A voler fare la rima all’articolo di Ressa, si potrebbe aggiungere che giusto un “inconsapevole” (politicamente parlando) poteva accettare la candidatura in una coalizione tanto mal messa.
È vero, il dott. Tarasco ha mostrato di avere limiti enormi. Un solo esempio: si ripromette di accrescere i servizi forniti dal Comune, compatibilmente con lo stato del bilancio comunale. Bene, anche ammettendo che il bilancio sia quell’oggetto di cui solo Ressa dice di avere le chiavi utili a risolverne il mistero, e così ammettendo che sia impossibile farsi un’idea circa il suo stato attuale a meno che non si sia sindaci, se malauguratamente dovesse davvero diventare Sindaco e altrettanto malauguratamente dovesse poi scoprire che il bilancio non è in condizioni di sostenere la crescita dei servizi promessa, il dott. Tarasco è almeno in grado di dirci con quale passatempo saprà trastullarsi nei cinque anni a venire?
Ma i limiti di cui soffre il dott. Tarasco sono né più né meno gli stessi di cui soffrono tutti i suoi sostenitori, con una differenza. Se per un privato cittadino come Tarasco quei limiti costituiscono solo la prova di quanto gli sia estranea la politica (soprattutto quella di tipo amministrativo), quando sono ravvisabili in chi è già al governo della cosa pubblica denotano qualcosa di più: il fallimento di un progetto amministrativamente già in atto, che per trovare un possibile successore è costretto a rivolgersi a chi è completamente a digiuno di politica.
Non dovesse bastare questa conclusione di tipo logico, è lo stesso Tarasco a fornirci una prova fattuale del fallimento dell’attuale Amministrazione.
Tra gli obiettivi della prossima consigliatura menziona il PIP, ma non si era detto che sarebbe stato portato a termine con l’attuale? Qui i casi sono due: o hanno mentito gli attuali amministratori, oppure Tarasco non sa di cosa parla quando parla di PIP. In entrambi i casi, mi pare, non ne escano bene né gli amministratori attuali (che vengono sconfessati da Tarasco) e neppure Tarasco stesso (che starebbe ripromettendosi di far suo qualcosa appartenente ad altri. Un po’ sulla falsariga di quanto già fatto da Ressa e i suoi attuali collaboratori con i canali, i quali puntualmente dimenticano che sono rivenienti dalla passata consigliatura).
Gaetano mi perdonerà – mi permetto di chiamarlo così perché sono stato anch’io chierichetto insieme a lui, anche se in epoca un po’ posteriore a quella di Aldino Leggieri e nella quale don Donato aveva già dovuto rinunciare all’uso del diminutivo –, ma ho come l’impressione che la sua candidatura sia solo il tentativo di perpetuare il regno delle chiacchiere vuote inaugurato da Ressa. Certo, Gaetano è persona dotata di formazione culturale solida, ma ciò non toglie che politicamente possa risultare inadeguato. Drammaticamente inadeguato.
Mimmo Forleo
Ti assicuro ghigen che il pdl presenterà qualcosa di meglio.. del resto, viste le premesse del pastrocchio centrista, basta poco anche se va fatto con attento discernimento.. Comunque, a proposito di chierichetti, personalmente ho una lunga carriera alle spalle culminata con la promozione a cerimoniere.. Ho servito Messe a Cardinali e nelle più importanti basiliche romane. Ora mi godo la meritata pensione: infatti per i chierichetti l’età di quiescenza arriva abbastanza presto.. eh eh!! Monti a noi nun ce tocca..
A Roma forse nevica, solo Alemanno ne è sicuro, vedremo.. bye bye!
io non sò a quali di questi segretari ti riferisci ma sò soltanto una cosa che questo nonè sicuramente un modo per fare politica? con la P maiuscola…………….ahaha ne vedremmo delle belle ancora a palagiano
OOHH!!! Era bravo Ressa quando condividevate la sua politica dalla sez. del PD alle tavolate imbandite a casa sua??? Smettetela e fate fare la politica a chi la sa fare…
Saluti da Gianfranco, uno che sa qualcosa in più
Gianfranco, dal tuo commento si evince solamente che la politica è estranea anche a te. Se può consolarti, sei in abbastanza numerosa compagnia.
Condividere significa, appunto, “dividere con”. Vale a dire che ogni scelta è il risultato di una mediazione (anche il termine “mediare” allude al matematico frazionare) tra posizioni diverse fra loro. In un partito è qualcosa che si dà normalmente, e quando non si dà significa che c’è un autocrate che prevale su una schiera di smidollati.
Diverso è il caso delle tavolate a casa di qualcuno. Lì potrebbe darsi una divisione delle sostanze dell’ospite a favore di alcuni invitati, ma avrebbe ben poco di politico. Eccetto forse per chi, come te, ritenga che sia anche questo un modo di fare politica. In questo caso soltanto sono pronto a riconoscere che ne sai qualcosa in più, ma su argomenti che francamente appaiono politici solo a te e a pochi altri.
Mimmo Forleo
AH Gianfrà tu eri a tavola con loro? forse anche tu mangiavi a sbafo a casa del sindaco? ora sei diventato pure omertoso?
Ah Ah Ahdrià, può essere ma io non ero prima nei DS poi nel PD a “condividere” con altri che scrivono qua, e mo se vonno RICICLA'(dicono a Roma, a CAPITALE…..)ma ndò semo finiti…
Il sig.Forleo quanto argomenta o commenta lo fa sempre senza offendere nessuno dando spiegazioni,logiche politicamente perfette.Mentre da parte di qualche sprovveduto si cerca sempre di deviare il tutto con argomenti polemici.Se il dott.Tarasco nella conferenza stampa dice che i primi intervanti saranno indirizzati a fare:il PIP,eeeee,il riordino delle coste,eeeeee aiutare gli agricoltori,cosa dice di strano il sig.Forleo se il tarasco è scarso politicamente ? che ci può fare il Forleo?non dice forse la verità? E il sig Cinieri che vuole che si faccia il PRG ,ma non si chiama PUG? mentre il segretario dell’UDC ricorda a tutti i passati da chierichetto,ditemi che dice di strano il Forleo?piuttosto questi per voi dovrebbero far crescere Palagiano?Dottò stat a tiint a ci stè ret.
Dalla conferenza stampa del dr.Tarasco traggo due elementi. Oltre alla scarsa esperienza politica di tutti i presenti, sia numerico-elettorale che storica, è evidente una scadente esperienza scolastica.
La lingua italiana è diventato un optional!
Signore e Signori tutti, non vi arrovellate più il cervello e la lingua in inutili discernimenti perche’ ormai la coalizione vincente è fatta ed è quella dei “MODERATI” con il candidato sindaco dott.Tarasco massimo esponente del momento.
E caro Giovanni mi sa che hai ragione. Perche la politica la deve fere chi la sa fare meglio… non è che a palagiano ci sono state eccellenze (tranne Scalera padre)
ma a dritt e a stujrt gli uscenti si sono organizzati…. e quindi CHAPEAU…
Faccio i miei complimenti a “giovanni-gianfranco”.
In effetti non se ne può più di personaggi i quali, pur sparando cavolate che non possono essere condivise da nessuno, poi si atteggiano a vittime dell’incomprensione generale.
Meglio, molto meglio, inventarsi due personaggi che si dicono sempre d’accordo. Ci si evita, e si evita anche agli altri, la penosa figura del “genio” incompreso da tutti.
Bravo, bravo davvero! E in qualche modo anche geniale.
Mimmo Forleo
Dai non fate i modesti adesso dopo i mesi di tortura con le vostre invettive ai danni di coloro che guidano il nostro povero paese.
Leggo solo una profonda tristezza politica e umana
E’ vero, sono d’accordo, la politica è anche tristezza ma, l’antipolitica, che molti si esercitano a fare, per me, è l’anticamera dell’anarchia.
e ditemi, a chi gioverebbe?
a proposito, gianfra’ come va a Roma?
Certo ca stet proprie freket de’. ahi
Ciao GIOVANNI,
qui a Roma ghiaccio,ci difendiamo con il vino dei castelli,A’ ROMANELLA, con la coppietta,salsiccia secca da mangiare a morsi e tanto pane,di Genzano,di Lariano… e poi un pò di casa che non guasta mai.
Lì a Polascen che si dice oltre che alla politica? O vivete solo con pane e politica? O avete finito pure il pane?
Ciao a presto e ATTENTI…..
Giovanni,
la tua riflessione, intorno all’antipolitica come anticamera dell’anarchia, è degna di approfondimento.
Tuttavia, essa merita di essere preceduta da una domanda.
Ad oggi, in Italia, la politica come la conosciamo giova ai cittadini?
Io ho parecchi dubbi in proposito, così come comincio a nutrire seri dubbi sulla democrazia italiana come presidio di libertà.
Ti risulta che qualche politico, tra quelli noti, si stia ponendo il problema?
Un saluto
Donato Piccoli
rispondo io….. rispondo io…..
Tu secondo me,come uomo politico,te lo stai ponendo.
La cosa strana è che ti poni il problema ora e quando eri assessore e te lo ponevano altri,guardavi per aria,finendo poi ad aiutare ad esempio il sindaco, nel preparare i suoi comizi ed i suoi scritti CONDIVIDENDO CON LUI E CIFONE LA SUA POLITICAAAAAAA. NON LO DIMENTICARE PUNTO.DUE PUNTI . (MA Sì FACCIAMO VEDERE CHE ABBONDIAMO…)O forse vorrai dire che due anni fa la politica a Palagiano era ALTAPOLITICA. Almeno Cifone è rimasto lì.
Gianfranco. (uno che sa un pò di più… ATTENTI)
Gianfranco,
visto che sei informato non dovresti avere difficoltà, penso, anche a reperire quei discorsi e a leggerli.
Vi troveresti, chiaro chiaro, un percorso politico definito, ispirato, anche se in maniera imperfetta, a quelle che sono le problematiche che il nostro tempo sta vivendo.
Un solo esempio tra tutti.
A Palagiano si parlava del problema Equitalia quando questo era sconosciuto al grande pubblico e riguardava, ovviamente, solo una determinata categoria professionale.
A Palagiano si proponeva l’istituzione di una zona franca, quindi libera da tributi e balzelli, che se sostenuta con forza anche dal Partito di riferimento dell’Amministrazione, ovviamente a livelli superiori a quello locale, avrebbe sicuramente rappresentato un’azione diretta a consentire un reale sviluppo del territorio.
Ancora, in sede di Congresso Provinciale, il primo documento prodotto da Ressa era di chiara matrice liberale ed è inutile, visto che sei ben informato, dire chi ne erano gli ispiratori.
Ti risulta che di quelle questione vi sia ancora traccia nei documenti prodotti successivamente?
Io so soltanto che di quel percorso politico, condivisibile o meno che fosse, ne è rimasto ben poco e che si è scelto di percorrere altre strade, più agevoli sotto il profilo del consenso elettorale ma difficilmente conciliabili con l’epoca che stiamo vivendo.
Io, da par mio, cerco di continuare a coltivare la mia idea.
Penso sia questo che la politica, oggi, ci chiede piuttosto che l’affezionarsi a strutture che, come Lusi dimostra, a tutto e a tutti servono fuorché ai cittadini.
Un saluto
Donato Piccoli
Dott.Piccoli, quando si votava in giunta, tu eseguivi altrimenti andavi a casa.Come te altri.Un po perchè è giusto se si collabora con il sindaco e poi perchè ti conveniva.
Ora però,non mi tirate dentro. A me risulta che in una giunta per l’appr. di un bilancio 2/3 anni fa, il sindaco non aveva mostrato la bozza ai consilieri e a voi assessori,riservandisi di farlo dopo.Tutti tranne te, uno anziano e una donna,si alzarono per non votare e furono defenestrati.La giunta fu immediatamente azzerata per non dare all’occhio,salvo poi reintegrare TE e gli altri due che non si opposero.Hai votato al buio tante delibere in giunta. MO CHE COSA VUOI A CHI LA VUOI DARE A BERE.
Dott. Piccoli, ti prego….lasciami perdere.
F.to Gianfranco,l’uomo a cui non devi chiedere mai…
Mi auguro che i cittadini di Palagiano alle prossime elezioni arrivono a votare con forconi e spranghe per spazzare via tutta questa fecciume politica da vomito.E a voi moderati che credete di aver vinto le elezioni sappiate che i Palagianesi per tutto quello che hanno subito in questi anni, non vi salverà nemmeno Tarasco.
Si sisina, non se ne può più! Tutti ‘sti tromboni che girano e rigirano la frittata. Ma lo volete capire, anche tu Donato, in nome della lunga amicizia che ci lega, che questi ultini 10 anni di ressismo sono stati una rovina per Palagiano? Altro che alluvione e quant’altro! La vera calamità è stata quest’Amministrazione inconcludente e arrabattista.. Speriamo davvero che a maggio si cambi e lo si faccia per il meglio..
Ieri è stato bellissimo tirarsi palle di neve a via dei Fori, ammirare il cupolone innevato in una p.zza san Pietro che sembrava una gigantesca pista da pattinaggio. Qualcuno si era anche portato gli sci, esagerato! Domani non si va a scuola. W Alemanno, yahoo!
Gianfranco,
evidentemente non sei ben informato contrariamente a quanto asserisci.
In occasione di quella giunta (Bilancio di previsione 2010), infatti, rimasero i 3 Assessori del PD ed andarono via i rappresentanti dei Riformisti, la rappresentante dell’IDV ed il rappresentante dei Moderati per Palagiano.
Ti ricordo che io rientrai in Giunta solo per consentire alla stessa di avere i numeri per votare la proposta di bilancio e dopo un mese, su richiesta del Sindaco, lasciai il posto per consentire la nomina ad Assessore del Consigliere Tinella.
Il rappresentante dell’IDV, invece, risulta essere ancora in Giunta nonostante il suo Partito, da tempo, abbia lasciato la maggioranza.
Quanto ai rappresentanti dei Riformisti, gli ottimi Assessori Rizzi e Caforio, furono sostituiti dalla nomina ad Assessori degli allora Consiglieri Montemurro e Gesualdo.
Di Pierro, invece, fu “reintegrato” in quanto Assessore già eletto Consigliere e dimessosi per assumere la carica nell’Esecutivo.
L’Assessore Schiavone, infine, venne reintegrato per consentire l’approvazione della proposta di Bilancio e successivamente si dimise per poter assumere la carica di Consigliere comunale attualmente detenuta.
Quanto al contenuto delle delibere, poi, ne possiamo discutere nel momento in cui, come fanno tanti altri, avrai il coraggio di mettere un cognome accanto al nome.
Io dell’esperienza Amministrativa conservo un ottimo ricordo e la cosa che rimprovero al Sindaco Ressa è quella di aver abbandonato la politica, come Lui stesso ha affermato una volta, per dedicarsi solo ed esclusivamente al ruolo amministrativo.
Ed è la Politica, le sue scelte, che guidano l’operato di un’Amministratore.
Un saluto
Donato Piccoli
Sarebbe piu’ dignitoso per questa amministrazione ammettere i propri errori…e soprattutto per coloro che hanno costituito questa giunta comunale di fare il mea culpa essendo stati manovrati come marionette
ormai i colori politici non esistono + ne a Palagiano e ne a livella nazionale, basti pensare che ormai chi fà politica a palagiano, lo fà solo e soltanto per interesse personale, vedasi le tante ed attese famiglie di spicco come:
STELLACCIO;
BORRACCI;
SCALERA;
ANZOLIN;
LIPPOLIS;
MELLONE;
MARRA E TANTI ALTRO ANCORA CHI + NE HA NE METTE, QUINDI DI COSA E DI CHE POLITICA STIMO PARLANDO. IO MI RIVOLGO AI GIOVANI DI PALAGIANO CHE BEVONO SOLO E SOLTANTO BIRRA SVEGLIATEVI E NON FATEVI PRENDERE ANCORA PER I FONDELLI DA QUESTA GENTE USCITE ALLO SCOPERTO
Magari andate da Ressa, che ha la famiglia piccola, ha interesse il bene di tutti, ma…soprattutto é uno novello dela politica!!!!
A piè…svegliati pure tu o correggiti.