Ressa torna a dare i numeri (magari giocateli al Lotto)
24 Febbraio 2012Giusto per non smentirsi, Ressa ne ha combinata un’altra delle sue. Ha redatto un comunicato che ha dell’incredibile. Più che un comunicato, a dire il vero, sembra essere la prova fondamentale di cosa è in grado di produrre l’umana ignoranza in fatto di numeri, ma a tanta crassa ignoranza (che tra un po’ vedremo) a lui riesce pure di aggiungere il non-senso argomentativo condito dalle più spudorate bugie (questo lo vedremo in un prossimo articolo. Intanto godiamoci i postumi del Carnevale).
Trattiamo quindi del tema in cui si conferma re incontrastato e incontrastabile per chissà quanti anni ancora: l’ignoranza matematica.
Dovete sapere che per Ressa una crescita del numero delle famiglie pari al 4,5% in dieci anni sarebbe “esponenziale”. Ma questo è ancora niente. Aspettate di vedere cosa combina con le cifre.
Stando a come le tratta Ressa le cifre, a noi Palagianesi gli abitanti di Montecarlo ci fanno giusto un baffo in termini di reddito pro-capite. Se non lo sapete ancora, cari concittadini, ognuno di noi può vantare un reddito annuale che si aggira intorno ai… 10 milioni e 850.000 euro! Tutti compresi infatti, considerando ogni fascia di età, siamo in grado di mettere insieme qualcosa come “174.273 milioni di euro” l’anno! Mi chiedo perché la Finanza vada a perdere tempo a Cortina o a Sanremo, atteso che un’unica trasferta a Palagiano sarebbe capace di rimettere in sesto i conti dello Stato italiano per i prossimi cinquant’anni almeno.
Non vi dico poi le spese che riusciamo a sostenere annualmente. Anzi, ve lo dico. Anzi, ve lo faccio dire direttamente da Ressa: Palagiano “effettua consumi annui per un totale di 149.003 milioni di euro” … “I consumi alimentari sono pari a 33.973 milioni mentre i consumi non alimentari sono pari a 34.569 milioni di euro.”
Strada facendo, come direbbe Baglioni, ci siamo persi qualcosa come 81 miliardi di euro. Ma poco male, quello dev’essere il “nero”. La Finanza è nuovamente avvertita.
La cosa più strana di tutte, però, è che pur trattandosi di miliardi, a Ressa riesce pure di calcolare al singolo euro quella che sarebbe la potenzialità ancora inespressa di spesa di cui saremmo dotati. Essa è “di euro 22.082”. Un po’ bassina, vero? Forse siete rimasti delusi, consolatevi pensando che siamo un popolo di risparmiatori senza eguali. Pur essendo una popolazione di soli “16.062 (dati riferiti al 2009) abitanti”, riusciamo a mettere da parte ogni anno la bellezza “di 25,270 milioni di euro”. Sono oltre 25 miliardi, che corrispondono a circa un milione e mezzo di euro a testa.
Forse è per questa ragione che sono stati previsti solo 1.800 mq di espansione dell’area destinata al commercio. Se tanto mi dà tanto, l’anno che decideremo di spendere almeno 22 milioni degli euro che ci ostiniamo a risparmiare, una bella area commerciale aggiuntiva di 180 ettari non ce la potrà negare nessuno. Nemmeno Ressa.
Mimmo Forleo
Ci piacerebbe sapere il tuo apporto alla ricchezza prodotta dal nostro paese. Non e’ mica colpa tua se quest’anno si abbassera’ . No xche’ sai Rocco mi ha detto ke quest’anno prevede un aumento del pil nazionale grazie alla ricchezza prodotta da noi palagianesi. Ma dai Mimmo pensa alla trave ke hai davanti ai tuoi okki.
Proprio perché ce l’ho “davanti” agli occhi non posso fare a meno di osservarla la trave.
Su, riprendete lo studio delle tabelline e dell’italiano, e non venite a perdere tempo qui.
Mimmo Forleo
Beh….che il Sindaco abbia dato numeri in libertà è abbastanza facile da verificare.
Palagiano dati http://www.comuni-italiani.it
Abitanti anno 2010: 16064
Num. Famiglie 2010: 5601
Età Media : 39,8
Tasso Natalità : 10,4
Reddito Medio Pro-capite: 7.259€
Reddito complessivo= 16064*7259= 116.608.756€
Dunque, rispetto ai 174.273.000€ dichiarati dal Sindaco, mancano all’appello quasi 60 milioni di euro…mica bruscolini.
Ma andiamo nel dettaglio.
(www.urbistat.it)
Palagiano è:
> al 7548° posto su 8094 comuni per indice di reddito
> è al 6709° posto su 8094 comuni per indice di consumo
> è al 6275° posto su 8094 comuni per Tasso di Occupazione.
Vi è da rilevare, ad onor del vero, che urbistat attribuisce un reddito medio pro capite sensibilmente più elevato, pari ad euro 10.626.
In tal caso il reddito complessivo sarebbe:
10626*16064= 170.696.064€
(quindi molto vicino a quanto affermato da Ressa).
Tuttavia, non ci si ritroverebbe sul piano della capacità di risparmio, pari a 25 milioni di euro, che il Sindaco attribuisce a Palagiano.
Infatti, secondo urbistat, l’indice di consumo medio palagianese sarebbe di 11.287euro.
Ergo, se il reddito pro capite è di 10.000 euro circa e la spesa pro capite di 11.000, come si fa a parlare di risparmio?
Al mio Paese, dove l’economia è cosa seria, si parlerebbe di indebitamento.
Auf Wiedersehen
Caro Adalberto, sei troppo tenero con Ressa; una cifra seguita da tre “zeri” e poi dalla dicitura “milioni”, può solo significare “miliardi”; altro che “milioni”! Capirei il tuo buonismo se l’errore si fosse dato una sola volta, purtroppo si ripete per tutta la durata del comunicato.
A questo punto mi auguro che l’errore sia solo di Ressa, il quale potrebbe aver letto male quanto contenuto nel Piano. Te lo immagini cosa accadrebbe se le cifre riportate da Ressa corrispondessero a quelle contenute nel Piano appena approvato in Consiglio comunale? Oltre alla sua sicura bocciatura, la seconda nel giro di un paio d’anni tra l’altro, diverremmo la barzelletta di maggior successo del 2012.
Mimmo Forleo
PS. Faccio anche notare che, così come già avvenne in occasione della gara sui rifiuti, sul sito istituzionale del Comune non v’è traccia di codesto Piano. Comincio a temere che il Sindaco non sia incappato in nessun errore di lettura e che le sue dichiarazioni (per quanto incredibili) possano corrispondere a quelle contenute nella Delibera approvata.
Caro Mimmo forleo il tempo lo perdi tu con i tuoi continui attacchi alla persona. Ancora non ho capito in che misura partecipi tu al reddito del nostro paese.
Giova’, il mio contributo al PIL potrebbe anche essere pari a zero, questo non inciderebbe di un centesimo sul prodotto di tutti gli altri.
Chiediti invece quale sarà il contributo che Ressa potrà fornire alla crescita culturale di questo paese il giorno che dovrà tornare dietro una cattedra.
Mimmo Forleo
Cosa c’entra Mimmo nella questione? Ha posto un dubbio sulla veridicita’ di quanto affermato dall’esperto, ed avallato dal sindaco. Ed a quanto pare inesperto l’esperto ed ancora piu’ inesperto colui che ha messo esperienza per scegliere un sedicente esperto. Ressa farebbe bene a tornare a spingere le carrozzelle, così girando per il paese si renderebbe conto delle cavolaie scritte dal suo “esperto”.
Giovanni, Gianfranco e compagnia bella, se aveste gli attributi di farci capire chi siete…capiremmo tutti la vostra incidenza sul Pil locale!!!
EEEhh Lenoci, tu sei di Massafra,ed al PIL nostro ci pensiamo noi.
A meno che tu non sia di Palagiano.Perchè allora non ci fornisci il tuo vero nome?
Gianfranco………PALAGIANESE PUROSANGUE.
Scusate, ma la realizzazione eventuale di questi supermercati, può portare ad una creazione di quelke posto di lavoro anche part time che non guasta in questo periodo?
Gianfranco……..fuori dalle polemiche(almeno ora poi…)
Qualcuno ha forse parlato dell’inopportunità di dotarsi di un Piano per il commercio?
Mi pare che finora ne sia stata sempre lamentata la mancanza e l’incapacità dimostrata da chi, pur avendo avuto dieci a disposizione, è solo riuscito a farselo bocciare una prima volta.
Dato questo poco edificante precedente, la stessa persona avrebbe quantomeno dovuto essere più prudente prima di affermare che Palagiano ha finalmente il suo Piano. La lunga procedura burocratica che precede la conferma e la definitiva approvazione del Piano, che non è unicamente di competenza del Consiglio comunale, ce la siamo forse dimenticata?
Se a tutto questo poi si dovessero aggiungere, trovando conferma, i dubbi riguardanti la bontà progettuale dell’attuale Piano, a quel punto potremmo trovarci in questa situazione a Maggio: il dott. Tarasco avrebbe un bel dire che tra i suoi obiettivi ci sarebbe anche detto Piano, insieme al PIP, ma dovrebbe anche spiegare come mai abbia scelto di farsi appoggiare, nel suo tentativo di ascesa alla sindacatura, dal peggior manipolo di incompetenti che Palagiano ricordi.
Mimmo Forleo
Sicuramente possono esserci nuovi posti di lavoro.
Ma ricordati che cio’ che trovi qualcuno ha perso!
Con la speranza, a voler essere egoisti, che a perdere siano persone non di Palagiano piuttosto che “commercianti” che abbiamo sotto casa costretti a chiudere la propria attività!
Tu,fuori dalle polemiche, che ne pensi?
Life
No Life, non condivido.
È stato dimostrato da tempo il ruolo giocato dalla grande e media distribuzione nel contenimento dei prezzi al consumo, e quando un prezzo si abbassa ne guadagniamo tutti. Ben venga allora il nuovo Piano del commercio, anche se potrebbe comportare un periodo – diciamo così – di “assestamento” per il commercio in generale.
Non ha invece capito cosa vuol dire Giovanni, il quale afferma che “le nostre terre sono ricche”. Se sono ricche non si comprende perché le si starebbe abbandonando; si è mai visto qualcuno lasciare andare in malora una ricchezza? Per non dire del “grave danno per l’ambiente” che deriverebbe da tale abbandono; ragionando così si dovrebbe poi riconoscere che la deforestazione è un bene.
Mimmo Forleo
Se posso rispondere io la situazione e’ grave, l’economia non gira piu’, la maggioranza della gente si sta impoverendo. Un dato su tutti: le nostre ricche terre l’ uomo le sta abbandonando, non le coltiva piu’ co a grave danno per l’ambiente….
Mimmo,sulla “carta” potrebbe pure essere…
nella (nostra) realta’ e’ un pochettino diverso! Si parlava di supermercati.
Fattelo dire da uno che ha una famiglia di 5 persone e che ogni mattina si alza pensando a come risparmiare.
Fra Auchan e ipercoop vari…la vera convenienza la trovo proprio a Palagiano.
Provare per credere!
Life
Life, scriverò un articolo in proposito e quindi possiamo rimandare la discussione. Per il momento rispondo alla tua ultima osservazione.
Probabilmente il costo maggiore che devi sostenere recandoti presso la grande distribuzione è dovuto al prezzo della benzina, ma questo costo verrebbe ridotto nel caso in cui dovessero nascere grandi strutture commerciali a due passi da casa tua.
Se poi, nonostante la nascita di tali strutture, i prezzi più convenienti dovessero darsi ancora nella piccola distribuzione non vedo dove sia il problema. Continuerai a fare la spesa a Palagiano presso la distribuzione di cui ti servi già. Tu non ne riceverai alcun danno, a differenza di chi avrà investito nelle nuove strutture.
L’aspetto su cui vale la pena ragionare è un altro ma, come ho già detto, aspettiamo che sia pronto l’articolo.
Mimmo Forleo
Come direbbe un mio conoscente “non sto capendo” : Mimmo mette in discussione i dati reddituali del paese pubblicati a suoi dire dal Sindaco; io invece penso che in una situazione di crisi economica che stiamo vivendo l’ultima cosa da fare e’ attaccarsi l’un l’altro; occorre rimboccarsi tutte le maniche per incrementare la ricchezza e soprattutto partire dal cOmmercio per riformarlo di sanapianta. Non ci sono controlli sui prezzi fanno il bello e il cattivo tempo ai danni di noi consumatori asfissiando i produttori costringendoli a vendere i loro prodotti a prezzi di fame. Caro mImmo prepara un articolo sentendo i nostri agrmicoli
Giovanni, non ho messo in discussione i dati riportati dal Sindaco, atteso che non ce n’è alcun bisogno. Quei dati sono palesemente errati. A meno che non ti sembri normale che Palagiano possa avere una spesa complessiva annuale pari a 149 e passa miliardi di euro. Ho detto miliardi, Giovanni, mica bruscolini!
Qui i casi sono due: o il Sindaco ha letto male, e li ha trascritti peggio, i dati presenti nel Piano, oppure il Piano dice cose che non stanno né in cielo e neppure in terra. Mi auguro, lo ripeto, che il qui pro quo sia frutto della scarsa dimestichezza che Ressa ha con i numeri. Diversamente dovremmo aspettare ancora per anni la “riforma” del commercio che auspichi.
Quanto al controllo sui prezzi di cui parli, è in netta controtendenza con le misure di liberalizzazione che dici di apprezzare volendo il Piano per il commercio. Delle due una. Non si possono desiderare insieme la liberalizzazione del commercio e un controllo dei prezzi. Ti pare?
Mimmo Forleo