Rif. Comunista elogia la resistenza Irakena.
27 Marzo 2006Non si ? ancora spenta l'eco del caso Ferrando, continua ad infuriare la polemica su Francesco Caruso e le sue prese di posizione sugli scontri di Milano, ed ecco che sull'Unione e sui suoi precari equilibri in politica estera si abbatte una nuova tegola. Ovviamente, i sette, corrono in posizioni non vantaggiose, ma per Bertinotti costituiscono un problema, pi? che elettorale simbolico. Se non altro perch? le loro posizioni sono condivise da una ampia fetta di militanti che rivendicano ?il diritto di resistenza del popolo iracheno?.
Posizioni, queste, farneticanti e preoccupanti in quanto ricalcano con una formula pi? ?gentile?, si fa per dire, il famigerato slogan dei ?10 ? 100 ? 1000 Nassirya?. Bisogna chiedersi il motivo per il quale sia televisione che la stampa ?okkupata?( chiedo scusa agli amici comunisti se prendo in prestito la k) da Berlusconi , sia la stessa sinistra radicale non abbiano voluto chiarire le indicazioni programmatiche di una fetta non marginale di Rifondazione Comunista.
So gi? che qualcuno mi ricorder? che nella Casa delle Libert? ci sono candidati di estrema destra neofascisti e xenofobi. Per carit?, tutto vero! Fa parte delle logiche politiche per cui ogni schieramento ?raccatta tutto il raccattabile pur di vincere le elezioni?. Per? a mio avviso non regge il paragone. Il Partito Comunista possiede una grande tradizione storica e culturale che sono un patrimonio della politica italiana. Io stesso, lontanissimo dalle idee comuniste, non ho nessuna difficolt? ad ammettere che questo partito, dal dopo guerra ad oggi, ha contribuito indiscutibilmente alla crescita sociale, civile ed economica del nostro Paese. In passato veniva votato in media dal 30% degli italiani e nell?ultimo decennio, con Rifondazione, ha ricoperto importanti incarichi Istituzionali e di governo. L?estrema destra, invece, anche ai tempi d?oro del MSI di Almirante non ha mai superato il 5% dei consensi. Oggi, fortunatamente, rappresenta poche migliaia di persone in tutta Italia e le manifestazioni dei suoi militanti,pi? che pericolose sono espressioni di nostalgico folklore assimilabili a mere sagre di paese.
Chiudo con una domanda e una riflessione che lascio ovviamente agli amici comunisti!
Domanda: ma se Ferrando ? stato eliminato dalle liste per la sua linea politica, come possono correre altre sette persone che hanno le sue stesse idee? E se non si escludono loro, perch? hanno costretto Ferrando a farlo?
Riflessione: non tantissimi anni fa un Signore della sinistra affermava:
?bisogna affidare ai partiti un ruolo pedagogico di mediazione politica e sociale. La mediazione dove essere di carattere alto e nobile in grado di impedire derive reazionarie nelle classi meno mature dal punto di vista politico e culturale?.
Queste parole portano la firma di un grande politico italiano: Enrico Berlinguer.
Rispettosamente, barracuda