Rutelli: idee in prestito
3 Febbraio 2007Finora Rutelli, almeno per me, rappresentava il tipico caso di ?pensiero preso in prestito?, vale a dire che non essendo capace di pensare in proprio aveva ritenuto pi? comodo mettersi alla ricerca, di volta in volta, di idee che potessero sembrargli ?rilevanti? e abbracciarle. Abbiamo conosciuto cos? varie versioni del Rutelli: il cattolico prima maniera, il radicale, il socialista democratico, il verde arcobaleno, il cattolico di ritorno, ovvero il margheritiano. Non ancora domo, adesso ? impegnato a diffondere il morbo da cui ? afflitto (che chiameremo ?camaleontismo?) nel costituendo Partito Democratico, insieme ai DS. Bisogna ammettere che nel frattempo il Rutelli ha preso coraggio. Di capacit? di pensiero autonomo non ? il caso ancora di parlarne, per? abbiamo assistito al timido tentativo, fatto dal ?ragazzo?, di cimentarsi in proprio con i numeri e il far di conto. Per il momento si tratta di semplici addizioni e sottrazioni e, visti i risultati, non oso immaginare il momento in cui si reputer? pronto per le moltiplicazioni e le divisioni.Veniamo ai risultati (quelli con cui si voleva dimostrare di aver raggiunto l?autosufficienza almeno in aritmetica). L?altro giorno in Senato ? passata una mozione presentata da Calderoli che ha raccolto 152 ?si? e 146 ?no?. Avvilito dal risultato, Rutelli, armatosi di pallottoliere, fa due conti e lancia la sentenza: ? tutta colpa della sinistra ?radicale? che ha fatto venir meno i suoi voti.Effettivamente la ?mozione Calderoli? ? passata grazie al voto di un senatore di maggioranza e all?astensione di altri quattro senatori, sempre di maggioranza. Se i cinque di cui parliamo avessero rispettato i patti (l?accordo sottoscritto davanti alla Finocchiaro) il risultato sarebbe stato di 151 contro 152 e la mozione sarebbe stata rigettata. Quindi, Rutelli promosso in aritmetica. E non ? poco. I problemi sono cominciati quando Rutelli, sull?onda dell?inaspettato successo, ha voluto strafare e si ? avventurato in un compito per il quale non ? ancora maturo: giudicare politicamente.Da questo versante, lo abbiamo gi? visto, Rutelli ? costretto a fare ricorso ai ?prestiti?. Ora, si d? il caso che tale Berlusconi da qualche tempo riesce a convincere le menti deboli che le colpe di tutto ci? che non v? ? da attribuire ai comunisti. Ergo, secondo Rutelli la colpa di quanto ? successo non pu? non essere dei ?comunisti?.Qualcuno, per favore, gli spieghi che i cinque senatori in questione sono: D?Amico (Margherita), Bordon (Margherita), Dini (Margherita), Manzione (Margherita), Manzella (DS) e Zavoli (Ulivo).Mimmo Forleo