Soldi “regalati” agli immigrati?
10 Maggio 2005La Provincia di Milano ? retta da circa un anno da un amministrazione di centro sinistra guidata dal diessino Filippo Penati.
Verso la fine dell?anno scorso la Provincia ha bandito un concorso, per l?assegnazione di 360 borse di studio di 500 euro ciascuna (per una spesa complessiva di 180 mila euro), la cui partecipazione era riservata agli studenti extracomunitari figli di genitori immigrati dell?Europa dell?Est, dell?America Latina, dell?Asia o dell?Africa.
Tra i vincitori del bando si segnalano 58 ecuadoriani, 49 peruviani, 31 cinesi, 30 filippini, 29 albanesi e 28 marocchini.Le contestazioni che vengono mosse alla Giunta sono sostanzialmente riconducibili al carattere razzista del provvedimento, in quanto:
1) al bando non potevano partecipare, oltre che gli studenti italiani residenti, i figli di immigrati provenienti da altre zone geografiche (Europa occidentale e America del Nord), cos? creando una distinzione tra immigrati considerati ?poveri? a priori e immigrati ?ricchi?, assimilando a questi ultimi anche gli italiani;
2) non si teneva conto della reale situazione socio economica della famiglia, per cui pu? averne beneficiato ad esempio il figlio del console peruviano piuttosto che il bisognoso figlio di spagnoli o di milanesi.
Premesso che sono di idee ?filosinistroidi? e che posso comprendere le motivazioni sociali poste alla base del provvedimento, non sono tuttavia convinto della sua piena legittimit?, perch?, operando distinzioni ?a priori?, confligge con il principio di uguaglianza stabilito dalla Costituzione.