SPETTACOLO TEATRALE

3 Marzo 2006 Off Di Life
 

di e con

mest

Emar Donato Laborante Caracarton, narratore

mest

Tonio Creanza Tirebouchon, narratore, chitarra

e con

mest

Vincenzo Bigi Uppall?, dubbio, guerriero, regista

mest

Tonino Dambrosio Musicista – percussioni

Regia: Emar


“Lo spettacolo ? tratto dal racconto orale tramandatoci dai nostri nonni.
Ha i caratteri classici della favola. Racconta le gesta di un eroe popolare, un barbiere, che affronta il male, il mostro l?oscuro: ?I Nannorchi? per l?appunto.

Secondo l?immaginario collettivo, costoro abitavano le grotte del Pulo e incutevano terrore a quanti si avvicinassero nel loro territorio o, addirittura, venivano ammazzati. Mest Francisc Valoroso armato di coraggio e astuzia riesce a gabbare i mostri, a renderli inermi, e, secondo il racconto tradizionale, ad eliminarli e quindi riscuotere la ricompensa promessa da Re. La trascrizione in chiave teatrale del racconto vede la trama fiabesca affidata a tre personaggi, i Cantastorie: Uppall? , Caracarton e Tirebouchon.Rappresentano tre linguaggi diversi; tre modi diversi di raccontare:Uppall? con la mimica ed aforismi, Caracarton con euforia e irrazionalit?; Tirebouchon con razionalit? e saccenza.Nella dinamica competitiva,  comunicativa e riflessiva dei tre modi, il racconto offre diversi livelli di comunicazione e di trasmissione dei messaggi nel rispetto delle specificit? e delle competenze.Partendo da una scenografia essenziale ma pregna di elementi simbolo fondamentali come la poltrona  (il riposo e la riflessione), il tavolo e le sedie (lo studio e la contemplazione), il baule (il tesoro, la sorpresa) ed il PIEDISTALLO (a seconda del tema di dedizione, ora la pittura, ora la scultura, ora la lettura, la poesia, etc.), Uppall? introduce lo spettacolo con un ouverture di  aforismi e di mimica dai contenuti poetici che accompagnano e caratterizzano tutto svolgimento.Caracarton e Tirebouchon intenti sulla scena  nella tessitura della trama del racconto colgono qualsiasi occasione per far emergere ognuno il proprio carattere e le proprie competenze comunicative, linguistiche e letterarie. L?uno, altalenante, intento a sottolineare riferimenti letterari ed espressioni dialettali, anch?esse degne di nobilitazione comunicativa; l?altro intento in una missione didattica ed esplicativa dei momenti e luoghi chiave del racconto descrivendo con toni didascalici i periodi storici, i monumenti, il paesaggio ed i segni antropici sul territorio. I musicisti accompagnano l'evolversi del racconto, impartendo ritmi e coloriture emozionali, sottolineando i passaggi fondamentali.A differenza del racconto tradizionale l?eroe scopre che, in realt?, i mostri non sono cos? malvagi, anzi assomigliano sempre pi? ai comuni mortali, ma date le circostanze, la pubblica opinione, l?umore collettivo, non riesce ad esternare la sua ?scoperta? e quasi rapito dall?euforia popolare viene condotto al cospetto de Re per ricevere la ricompensa.”

Da non perdere!

Parola di Butterfly.