SULLE PROSSIME ELEZIONI AMMINISTRATIVE A PALAGIANO
20 Gennaio 2012
Se ve ne fosse bisogno una volta di più, quello che è accaduto a Palagiano nelle ultime settimane è la conferma palpabile del livello di degenerazione raggiunto dalla politica locale (e non solo, purtroppo!). Una pericolosissima deriva populistica, arrivistica e, sostanzialmente, qualunquistica che, dietro le solite roboanti affermazioni di principio, nasconde soltanto la ricerca di qualsiasi espediente per la difesa di interessi particolari e delle personali ambizioni. Ma quel che appare più nauseante ed insopportabile è il meschino tentativo di ammantare tutto questo con l’ipocrita pantomima del “tanto son tutti uguali” e “non esistono più destra e sinistra, ma solo il bene del paese”. Certo, a guardare quello che è successo a Palagiano in questi ultimi 10 anni, ben si comprende come tra la gestione “democristiana” di scaleriana memoria e quella ressiana, solo un po più ammantata di retorica e populismo, vi sia stata una perfetta continuità: un esempio per tutti, lo scempio urbanistico-ambientale. Ma questo non vuol dire che tra destra e sinistra non v’è differenza; è semplicemente la constatazione di quanto abbiamo più volte denunciato, e cioè che l’amministrazione “trasversale” Ressa di Sinistra non aveva assolutamente nulla!
Dunque, non può suscitare alcuna sorpresa il “coniglio dal cilindro” tirato fuori per le prossime elezioni amministrative, anzi, bisogna riconoscere che vi è un elemento di chiarezza: l’accordo tra Scalera e Ressa che ha viaggiato a lungo sotto il pelo dell’acqua, oggi emerge alla luce del sole. Non solo, ma se si guardano i “coalizzati” di questa operazione (anch’essa orchestrata da tempo), si può ben dire che il “rinnovamento nella continuità” del’antico “blocco di potere”… è assicurato. Ma come sempre si fa in queste operazioni, si ha bisogno di “una faccia pulita” che “garantisca” questo falso rinnovamento: questo è un giudizio politico, ovviamente, che nulla toglie alla stima all’uomo ed al professionista Gaetano Tarasco.
Certo, si potrebbe ironizzare a lungo su quel che scrivono e sul fatto che i Cittadini sono stufi “delle continue beghe politiche, dei litigi, degli insulti; è ora che i politici smettano i panni della partigianeria… per tirar fuori il paese dalla “mediocrità”: mi pare che miglior giudizio negativo su quel che è stato in questi anni non ci potesse essere!
Ancora una volta sugli interessi generali del paese, su quale futuro per questa Comunità così tanto offesa prevalgono gli interessi di bottega e il “futuro” dei singoli; ancora una volta prevalgono le alchimie degli incalliti satrapi e dei novelli apprendisti stregoni, tutti all’interno della stessa logica del raggiungere la poltrona e mantenere il potere!
D’altra parte, anche quello che è accaduto nelle fantomatiche Primarie ha dimostrato la giustezza della nostra analisi: non sono altro che l’ulteriore precipitazione personalistica della politica, in cui a prevalere sono solo gli interessi di parte con una spudoratamente falsa “democrazia partecipativa”, anche qui alla luce del bieco trasversalismo. Risultato: schiere di parenti ed aficionados mandati a votare “per non far prevalere quell’altro” e tanto, “se perdo io, faccio saltare tutto” e accordi più o meno sottobanco o dell’ultim’ora con il “nemico” che s’intende combattere (sic!). Ma bisogna riconoscere un merito anche a queste primarie: hanno fatto venire a galla questa insulsa realtà, a fronte della genuina speranza dei giovani. Vi è materia abbondante per una attenta riflessione da parte di chi si era illuso ed aveva sinceramente creduto nel nuovismo rampante di certa sinistra.
Per quanto ci riguarda, proprio dal teatrino di questi giorni traiamo maggior forza e convincimento per la nostra proposta: Palagiano ha bisogno di una reale e forte alternativa a tutto questo, che metta insieme le forze vive della Cultura, del Volontariato dell’Ambientalismo, donne e uomini che hanno già dimostrato il loro impegno per un’altra idea di Comunità e di sviluppo della nostra terra, credibili e senza alcun interesse particolare da difendere, disponibili ad impegnarsi per un’opera di “risanamento” morale, sociale ed urbanistico-ambientale. Una sfida impossibile? Può darsi. Ma le sfide impossibili sono anche le più entusiasmanti: come De Magistris ha dimostrato a Napoli.
Preneste Anzolin
Circolo PRC – Palagiano
È appena terminato uno scambio di “vedute” fra me e Mario, a proposito delle gratuità che spesso si accompagnano ai “ragionamenti” politici, ed ecco spuntare un magnifico esempio di quel che intendevo dire.
Secondo il compagno Anzolin non solo non sarebbe vero che destra e sinistra non esistono più, ma dietro “roboanti affermazioni di principio” si nasconderebbe “soltanto la ricerca di qualsiasi espediente per la difesa di interessi particolari e delle personali ambizioni.” Un po’ la replica di quanto già sostenuto da Bobbio, come avranno notato i lettori del mio ultimo articolo.
Vorrei dunque fargli osservare un paio di cose: la prima, se non ritiene anche lui che si tratti di un povero espediente provare a dimostrare che esistano ancora una destra e una sinistra limitandosi a definire l’Amministrazione Ressa come non di sinistra. Come mai se ne accorge solo adesso, dopo che per ben due volte il suo partito è entrato in coalizione con Ressa? Dobbiamo forse inferirne che nel frattempo Anzolin è “cresciuto” politicamente, e che adesso è in grado di vedere quel che gli sfuggiva da “giovane”? O forse è più giusto sostenere che neppure Anzolin, il quale afferma di esserne capace, sa come distinguere la destra dalla sinistra?
La seconda, non ritiene anche lui che sia un po’ troppo pretendere il riconoscimento della giustezza di una propria “analisi”, quando a quell’analisi si può giusto riconoscere lo stesso merito che, a pioggia avvenuta, si potrebbe attribuire a chi avesse affermato “domani può piovere e può anche non piovere”? Anzolin, che è uomo di scienza, non s’accorge che non ha nulla di scientifico voler estendere a tutti i partecipanti alle primarie il comportamento scorretto verificato in uno solo?
Concludo mettendo in bella mostra un’altra delle contraddizioni in cui cade Anzolin.
Dopo aver anche lui riconosciuto che a Palagiano non è possibile rintracciare il confine che separerebbe la destra dalla sinistra, altrimenti non si capirebbe in cosa consiste l’alternativa che dice di voler rappresentare, rivolge un appello alle “forze vive della Cultura, del Volontariato e dell’Ambientalismo” dando come scontato che queste sarebbero tutte di sinistra. Ma se sono di sinistra, come mai Rifondazione, la “vera” sinistra di Palagiano, è ridotta al lumicino elettoralmente parlando?
Mimmo Forleo
No no no per favore il signor no no no
Manco da 11 anni da Palagiano e vedo che a parlare di politica c’è ancora Anzolin… Se si vogliono cambiare le cose si devono mettere in gioco i giovani, senza padrini e capi bastone, sono gli unici ad avere diritto di parola perchè rappresentano il futuro del paese. Ma qui si è ancora a litigare chi è “destra” e chi “sinistra”…
Scusa Giuseppe se prendo il tuo esempio per rispondere una volta per tutte alla “questione” giovani in politica.
Sono totalmente d’accordo con te.
Ma…
Penso che sia arrivato il momento di definire “giovani in politica”.
Qual’e’ l’eta’ massima per essere ancora giovani?
Per entrare in questa fascia basta l’eta’ oppure,come penso, qualcosa devono averlo gia’ dimostrato nella societa’ civile?
Ed infine, ma non per ultimo, quando indichiamo i giovani che devono “scendere in campo”, vogliamo iniziare a fare nome e cognome?
Altrimenti rischiamo di parlare ancora di niente misto a niente.
E’ tempo di responsabilita’, ragazzi miei.
E’ tempo di staccarsi dal seno “materno” e di iniziare a pedalare per davvero.
Forza “Giovani”,fatevi sotto.
Ma attenzione…
A non farvi mettere SOTTO.
Ci sara’ piu’ di qualcuno che vi promettera’ “vita eterna” e per voi sara’ facile cedere in tentazioni.
E sara’ in quel momento che, a qualsiasi eta’,
rischierete di diventare precocemente
piu’ vecchi dei “vecchi”!
Life
Non è una questione di fascia di età ma di faccie nuove. I movimenti che stanno nascendo in tutta Italia dimostrano che c’è tanta voglia di partecipazione civile ma fuori i termini comuni della politica. Anzichè parlare di destra, sinistra, comunisti o estremisti, perchè non parlare di movimento civile fatto di persone che portano dietro idee di miglioramento e non una bandiera del partito! Il Movimento 5 Stelle sta dimostrando che non ci vogliono i soldi per fare politica ma solo idee, io lo vedo qui a Torino quello il casino che riescono a fare in un consiglio comunale e i lavori “sporchi” che riescono a bloccare! Attenzione, non parlo di Beppe Grillo come leader politico qualunquista ma dei tanti giovani che combattono batteglie per una città migliore.
Pensate che una cosa del genere sia possibile a Palagiano? Io credo di si ma bisogna ragionare oltre i soliti schemi e farglielo capire alle persone.
Le promesse sono sempre belle in campagna elettorale ma io ogni anno che passa e torno al mio Paese lo trovo sempre peggio.
Il programma del movimento a 5 stelle e’ da mesi sul mio desktop, sfondi un portone aperto!
E’ giusto quello che dici ma…
qui a Palagiano dove sono i giovani che vogliono rischiare un po’ di playstation o di FB per cercare di “rivoluzionare il tutto”?
Io sono qui ad aspettarli.
Life.
Ecco appunto, si riesce a non far scappare questi ragazzi altrove e fargli capire che non tutto è perduto? Bisogna iniziare da questo
Quando la pera sara’ matura…
allora cadra’.
Life
Cari Mario e Giuseppe, il limite di cui soffre il movimento di Grillo è esattamente lo stesso di cui soffrono i partiti dai quali sarebbe bene prendere le distanze. Stando a quel che sostenete anche voi due.
Porto un esempio in modo che sia possibile comprendere subito a cosa alludo. L’UDC e il PD di Palagiano hanno affidato a un volto nuovo, magari non nel senso anagrafico, ma sicuramente inedito sulla scena politica, la loro strategia per le prossime Amministrative. Dovessimo dar retta alla vostra teoria, sapremmo già chi votare a Maggio. O forse no, chi ci dice infatti che altre coalizioni non decidano di puntare sulla stessa strategia? Nel caso, facciamo ricorso ai dadi per scegliere?
Escluso quindi che possano essere i “nomi” lo strumento dirimente per separare il “nuovo” dal “vecchio”, non ci restano che i programmi. Da non confondere con ciò che Giuseppe chiama le “promesse”.
Esistono programmi e programmi. Può essere programma quello che si appresteranno a presentare UDC e PD insieme, composto quasi esclusivamente di promesse di nuove spese, senza che si dia controllo alcuno sulla pressione fiscale, e può essere programma quello presentato da “Insieme per Palagiano”, che promette l’esatto opposto.
Come decidere tra i due? Questa è la domanda alla quale, presumo, non saprebbero rispondere i grillini.
Se limitassi la mia analisi del Movimento 5 Stelle alle cose qui sostenute da voi due, direi di aver ben ragione presumendo che dai grillini è inutile attendersi qualche risposta circa il quesito appena sorto. Né le idee e neppure la buona volontà sarebbero infatti capaci di produrre la risposta cercata, figurarsi poi se si dovesse pretendere addirittura di “rivoluzionare il tutto”.
Cosa andremmo a rivoluzionare con le idee, atteso che nessuno di voi due si è preso la briga di indicare almeno una delle cose che sarebbero da rivoluzionare?
Un saluto a entrambi.
Mimmo Forleo
E’ straordinario come tu, a volte,riesca a contorcerti in monologhi simulando addirittura un discorso a due. E’ fenomenale.
Crei una nuova discussione,la domanda, e al tempo stesso la risposta ( quasi sempre errata!) senza la necessita’ di ascoltare l’ipotetico interlocutore, il malcapitato di turno che altro non ha che la colpa di …non esserci!
La frase semplice e anche abbastanza sfruttata e’ la seguente: ” quando la pera sara’ matura….allora cadra’”!
Non voglio di certo spiegarla per non offendere la tua intelligenza e di chi ci sta leggendo.
Tuttavia non voglio tenerti sulle spine e mi azzardo ad illustrarti solo la prima cosa che proporrei durante la “rivoluzione del tutto”:
Chiacchierare di meno.
Life
Mario, se prendessi meno alla lettera il precetto che proporrai a rivoluzione avvenuta, chiacchierando un po’ di più forse risulteresti meno criptico. 😀
Lasciami comunque dire che è abbastanza ressiano quel precetto. Anche se devo riconoscere che tu, a differenza di Ressa, sai essere coerente. Riesci ad imporre a te stesso quello che vorresti imporre agli altri.
Dai, sto celiando e salutami tutti in famiglia. Ci mancate.
PS. Controlla la posta, dovrebbe contenere un comunicato che non hai ancora pubblicato.
All’email ho risposto stamattina.
Per chi ci sta leggendo, tranquilli, non chiamo al cellulare perche’,come molti sapranno, sono sempre a zero credito.
C’e’ crisi.
Life
Caro Mimmo il tuo discorso sul M5S non regge molto, è tipico di chi non segue il movimento o al massimo legge sui giornali notizie non veritiere. Sono ragazzi competenti, incensurati, senza capibastone, volenterosi e con grande senso civile e rinunciano a rimborsi elettorali (tuuto documentato su gazzetta ufficiale) e so autoriducono lo stipendio a 2000€ mettendo il resto in un fondo comune usato x le loro battaglie democratiche. Stanno dando l’anima x impedire la realizzazione della Tav in Val di Susa e non lo fanno solo x la valle ma anche x far risparmiare 22 miliardi alla nazione. Ti potrei fare nome e cognome di ragazzi che, al contrario di tutti e ripeto tutti gli altri partiti, lavorano di continuo nei comuni e nelle regioni x far approvare leggi di interesse pubblico e molte volte ci riescono. Il programma è stato scelto dalla rete e il portavoce del movimento da primarie tra gli iscritti. E’ perfetto? Di certo no ma appena qualcuno esce fuori dalle righe del programma viene mandato come è successo in Emilia Romagna. Ti invito quindi ad approfondire le tue conoscenze. Sapresti indicarmi una forza politica capace di fare questo?
Tu mi chiedi cosa si dovrebbe rivoluzionare come prima cosa? Il modo di ragionare e il concetto che si ha in questo paese di politica, questa è la rivoluzione dal basso dei cittadini che si danno da fare. Finchè a Palagiano si dirà “vota a quello che ci da lavoro” non cambierà una cippa e tra 4 anni saremo ancora qui a discutere delle stesse cose.
Buongiorno, EVVVAIIIIIIIIII TITO!
Fatemi capire, ma Tito, non può dire la sua?
QUI, I VERI VECCHI LA FANNO ancoraaaaaaaa da padrone e chi voleva tanto, tanto, tanto tempo fa toglierli di mezzo va a finire che è vecchio??
Sì è invecchiato credendo fermamente in quel che pensava .Onore!
E’ veramente di sinistra, ma è sopratutto un palagianese che ha fatto moltissime cose concrete, lo conosco troppo bene, troppo bene.
Se si lamenta di quello che vede ha ragione, lui è di sinistra non ha mai fatto accordi con la vecchia democraziacristiana che di cristiano NON ha nulla a che fare e sinceramente nemmeno con la democrazia.
QUI, vecchi democristiani che avevano giààààààààà preso dalla DC, con prepotenza e assolutismo cercano ancora di lavarsi la faccia e saltare sui carri!!! Del PD…(che perchè poi il PD è perdente!!!)Dove andrà mai con “questi” che hanno preso solo il vestito del partito… quello di carnevale.
Caro Tito,ci siamo sempre scontrati e sempre vivacemente salutati, mi hai insegnato a leggere, e vedi cosa sono costretta a leggere che tu non puoi fare politica.
Tutto l’anno bisogna essere quello che si è, il festival di San Remo è alle porte, ora si mettono in mostra i fasci di fiori per ingannare come sempre i cittadini, non si vergognano mai!Tito, anche noi di destra ci teniamo all’ambiente, sappilo, si chiama civiltà.
Fa sempre piacere leggerti con affetto,
Mary