Taranto, ripopolamento della lepre, contrario il WWF .
13 Febbraio 2012Continuano gli attacchi ambientalisti al progetto di ripopolamento di lepri nei territori della provincia di Taranto finanziato dalla Regione Puglia e gestito dall’Ambito Territoriale di Caccia.
Dopo la Lega per la Difesa del Cane è ora il momento del WWF Puglia che a gran voce, a poche ore dall’inizio delle operazioni di immissione in natura delle lepri, chiede che il progetto venga sospeso.
Secondo gli ambientalisti del WWF Puglia le centinaia di lepri allevate per essere liberate in natura sono “destinate al massacro”; questo è quanto denunciano gli ambientalisti: i 1000 esemplari di lepre per il ripopolamento della zona della provincia di Taranto potrebbero morire per il maltempo.
Le operazioni di immissione in natura infatti avverranno tra domani e dopodomani e considerate le avverse condizioni atmosferiche di questi giorni gli ambientalisti temono che ciò “potrebbe compromettere la sopravvivenza degli animali”.
Il WWF ha così inviato al presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido e al presidente dell’Ambito Territoriale di Caccia, Pietro Binetti, una lettera con la quale chiede la sospensione dell’operazione che, sottolineano gli ambientalisti, viene effettuata “ai soli fini venatori” ed è “inopportuna anche dal punto di vista economico e finanziario”; il costo dell’intero progetto, tra ripopolamento ed interventi di tipo faunistico venatorio effettuati dall’ATC, è di 180mila euro.
Buongiorno, ciao Life dovrei scrivere un articolo, ma….non lo so fare,ciao Mary
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Life
IL WWF STIA TRANQUILLO: NON CI SARÀ ALCUNA STRAGE.
Il Presidente del WWF Puglia, Antonio De Feo non ha tutte le informazioni corrette: come da previsioni metereologiche le temperature in Provincia di Taranto non saranno cosi rigide tali da compromettere la sopravvivenza degli animali immessi in quello che sarà il loro habitat naturale.
L’immissione a scopo di ripopolamento che riguarderà n. 1000 lepri già preambientati allo stato naturale, quindi, già abituati al clima stagionale sarà effettuato in un periodo cha andrà da oggi, 13 febbraio ’12, partendo da quelle zone (vicini al mare) dove le temperature sono risaputamente meno rigide, e si concluderà a fine marzo p.v. nelle Zone dell’altopiano.
Avremmo compreso, secondo le legittime aspirazioni di una Categoria Ambientalista, un rifiuto all’immissione di selvaggina e non vincolandolo a questioni climatiche che non riguardano, ribadiamo, animali che già vivono allo stato naturale, veri selvatici già ambientati alle condizioni climatiche del nostro territorio Jonico.
Questi interventi vengono attuati dal Comitato di Gestione ATC Taranto a caccia chiusa, seguendo un Programma d’intervento che ha come obiettivo principale l’ottenere una densità ottimale di selvaggina delle specie di fauna autoctona sul territorio destinato alla caccia programmata della Provincia di Taranto, compatibile con le capacità portanti dell’ambiente ed in equilibrio con l’attività venatoria.
Ringraziamo inoltre, per il suggerimento il Presidente WWF De Feo, che ribadisce il concetto di quanto già fatto da questo ATC Taranto: è già in pubblicazione un Bando di Miglioramento Ambientale, volto alla tutela ed al ripristino degli habitat naturali, al fine di favorire la sosta e la riproduzione della fauna selvatica.
F.to: Il Presidente A.T.C./Ta Pietro BITETTI