Tributo 630 richiesto dal Consorzio di Bonifica “Stornara e Tara”

Tributo 630 richiesto dal Consorzio di Bonifica “Stornara e Tara”

7 Luglio 2014 2 Di Life

 

 

In un primo momento avevo deciso di non entrare nel merito della questione tributo 630 richiesto dal Consorzio di Bonifica “Stornara e Tara” tenendo per me ogni considerazione in merito.

Mi ero infatti semplicemente limitato a riportare un post su un social lo scorso 1° luglio quando apprendevo da alcuni quotidiani locali la notizia della sospensione della riscossione del tanto discusso tributo.

Nel detto post facevo presente che oltre all’invito che le associazioni di categoria avevano rivolto alla Regione Puglia affinché provvedesse a fare in modo che venisse disposta la sospensione della riscossione, di ufficiale ancora non vi era nulla!

E’ infatti lo stesso “Consorzio di bonifica Stornara e Tara” l’unico soggetto titolato a sospendere la riscossione del tributo dopo aver recepito un atto deliberativo con valore ufficiale emanato dalla Giunta Regionale. La Regione Puglia, fino a quella data, non aveva ancora inviato nulla del genere al Consorzio.

Come in quel post, anche nella presente nota non mi addentrerò in meandri giuridici.

Rispetto alle previsioni un po’ ottimiste delle associazioni di categoria e dei tanto vessati agricoltori, le cose in Regione, nonostante qualche politico erettosi a paladino del portafoglio degli agricoltori, almeno davanti a quest’ultimi, sono andate diversamente.

Ritengo opportuno riportate testualmente quanto recita il comunicato pubblicato sul portale web della Regione Puglia a conclusione di quell’incontro tenutosi il 2 luglio.

 

“Tema del confronto: i nuovi ruoli dei consorzi di bonifica commissariati.

Nel corso dell’incontro è stata riconosciuta l’utilità dell’istituto dei consorzi di  bonifica per gli agricoltori pugliesi ed è stato ribadito che le prossime scadenze sono riferite ad avvisi bonari il cui eventuale mancato pagamento non comporta sanzioni, e che gli agricoltori lamentano la non sostenibilità.

I presenti hanno convenuto di insediare un tavolo tecnico tra le organizzazioni professionali agricole e i consorzi commissariati, con la presenza della Regione, al fine di valutare l’applicazione dei piani di classifica, gli interventi di manutenzione previsti e la presenza di eventuali anomalie.

I lavori del tavolo non incidono sulla scadenza dei ruoli e dovranno essere conclusi entro il mese di luglio”.

Il senso di tale comunicato è dunque che non vi è alcuna sospensione della riscossione del tributo che al contrario risulta dovuto data l’utilità riconosciuta ai consorzi. Saranno semplicemente valutate le situazioni ritenute anomale entro la fine di luglio congiuntamente dalle associazioni e dal Consorzio. Inoltre chi non avesse provveduto al pagamento di quanto richiesto entro il 30 giugno 2014 non sarà sanzionato, ma  si vedrà semplicemente addebitare i costi di notifica della cartella esattoriale che tra qualche tempo gli sarà recapitata a casa.

Alla luce di tale situazione c’è poco da fare: quegli agricoltori che riterranno ingiusta la pretesa impositiva dovranno ricorrere contro la richiesta di pagamento in Commissione Tributaria affrontando dunque un contenzioso di cui, ovviamente, non si conosce né la durata, né il costo, né tantomeno l’esito!

Ritenendo di non dover dilungarmi ulteriormente, ma esclusivamente di mettere al corrente la cittadinanza della reale situazione, lascio a chi legge ogni considerazione.

Francesco Carucci