Un consiglio agli appassionati
12 Settembre 2005The Velvet Underground and Nico (gennaio 1967) ? uno degli album pi? importanti del Novecento, una di quelle opere che segnano un prima e un poi, uno spartiacque definitivo tra due epoche e due modi di concepire la musica rock.
L'accoppiata chitarristica Lou Reed-Sterling Morrison, il “factotum” John Cale (viola, pianoforte, basso), la “chanteuse” fatale Nico e la pi? famosa batterista donna del rock, Maureen Tucker, danno vita a una fusione devastante. The Velvet Underground and Nico ? un rituale malsano e depravato, un incubo scandito dai battiti ossessivi della metropoli.
Moderni come nessun loro contemporaneo, ma impregnati di un primitivismo selvaggio, Lou Reed e soci riescono a forgiare un suono unico (e inaudito), con una viola elettrica, una chitarra in piena distorsione con il volume sempre al massimo, un singolare tam tam e una seconda chitarra a dare sostegno alla prima.
L'eredit? di LaMonte Young ? rappresentata soprattutto dall'uso di droni della musica indiana e dalla commistione avanguardistica tra raga e psichedelia.
L?eredit? lasciata da Reed e compagni alle generazioni successive ? tra le pi? ricche della musica moderna.
I loro baccanali sonori, le loro ballate decadenti, i loro testi crudi e perversi hanno lasciato un segno permanente sulla storia del rock.
Al punto che sono pressoch? incalcolabili i gruppi che, in qualche modo, possono considerarsi debitori dei Velvet Underground.
L'accoppiata chitarristica Lou Reed-Sterling Morrison, il “factotum” John Cale (viola, pianoforte, basso), la “chanteuse” fatale Nico e la pi? famosa batterista donna del rock, Maureen Tucker, danno vita a una fusione devastante. The Velvet Underground and Nico ? un rituale malsano e depravato, un incubo scandito dai battiti ossessivi della metropoli.
Moderni come nessun loro contemporaneo, ma impregnati di un primitivismo selvaggio, Lou Reed e soci riescono a forgiare un suono unico (e inaudito), con una viola elettrica, una chitarra in piena distorsione con il volume sempre al massimo, un singolare tam tam e una seconda chitarra a dare sostegno alla prima.
L'eredit? di LaMonte Young ? rappresentata soprattutto dall'uso di droni della musica indiana e dalla commistione avanguardistica tra raga e psichedelia.
L?eredit? lasciata da Reed e compagni alle generazioni successive ? tra le pi? ricche della musica moderna.
I loro baccanali sonori, le loro ballate decadenti, i loro testi crudi e perversi hanno lasciato un segno permanente sulla storia del rock.
Al punto che sono pressoch? incalcolabili i gruppi che, in qualche modo, possono considerarsi debitori dei Velvet Underground.
(tratto da ondarock.it)
e per i giovanissimi, il singolo “Walk on the Wild Side” , un pezzo eterno.