Una risposta a Mary … e ad altri
24 Giugno 2009Sfugge a Mary un dato, anche abbastanza elementare.
Nel panorama politico italiano, tanto la sinistra, quanto la destra, di fatto non esistono più; si sono praticamente estinte. Non ritengo, comunque, sia questo il luogo per aprire un dibattito e per stabilire se sia un bene o un male.
Le due coalizioni maggiori ci tengono a definirsi di “centro”, sinistra e destra sono aggettivazioni che si aggiungono al sostantivo.
A fronte di questa constatazione, l’accusa di parassitismo mossa nei confronti dell’Udc è mero esercizio retorico. Si tratta di riconoscere un dato reale, che potrà non piacere, ma che è tale: l’Italia era l’unico paese ancora attardantesi su posizioni da immediato dopoguerra; un po’ come quei combattenti giapponesi, scovati in Birmania negli anni Sessanta, e convinti di essere ancora in pieno conflitto mondiale.
Tra l’altro, mi pare, l’asse dell’alleanza tra centrosinistra e Udc passa attraverso considerazioni di ordine territoriale: creare un fronte che si opponga allo strapotere che Lega e Nord esercitano sull’Esecutivo nazionale; solo chi non vuol vedere può non accorgersi che un’operazione fatta passare per “solidarietà nazionale”, gli aiuti post-terremoto all’Abruzzo, si è tinta dei colori di una rapina fatta a danno del Sud.
Nel caso di Taranto, infine, è emersa la necessità di impedire un ritorno al “medioevo”.
La Giunta Provinciale che si reggeva su Cito e su “Bellicapelli” (Tamburano da Massafra, ché il professor Rana era puro oggetto ornamentale) era stata capace di lasciare solo frutti velenosi; a Taranto, come evidentemente dimostra il ballottaggio, ne ricordano ancora il gusto acre.
Anch’io faccio i migliori auguri a Donatello, ma sono ben lungi dal sostenere che possa interpretare qualcosa di nuovo nel panorama del centrodestra tarantino: ne ha avuto l’occasione, certo, ma non l’ha saputa sfruttare; la “coscienza morale” del centrodestra, in quell’occasione, era rappresentata da Introcaso e da Guadagnolo, non certamente da Rana e, tantomeno, da Cito.
Ora, si può pure giungere a sostenere, come sconsideratamente è stato sostenuto, che Donatello abbia fornito dimostrazione di buon gusto “evitando di salire sul palco insieme a Cito”, ma resta il fatto che, al di là del “buon gusto”, Donatello è apparso già vecchio; vecchio come può apparire chi, pur di raggiungere il proprio scopo, accetta di scendere a mediazione con chiunque.
Io, nei panni di Mary, mi direi scandalizzato da tali esempi di cinismo conclamato, e lascerei perdere gli esercizi di retorica.
Mimmo Forleo