Vendola chiude Ospedali, per tenere a freno il deficit della Sanità Pugliese?!
21 Dicembre 2010Per sopperire agli sprechi e al deficit della Sanità Pugliese.
“Vendola Taglia”
La Giunta Regionale Pugliese in data, 15 Dicembre 2010.
Approva il Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2010-
2012 – Regolamento di riordino della rete ospedaliera della Regione Puglia per l’anno
2010. Adozione con procedura d’urgenza.
Oggetto: Il riordino della rete ospedaliera introdotto dal Piano di rientro prevede, entro il 31/12/2010, le seguenti azioni:
– disattivazione di 1.411 posti letto, di cui 1.224 per acuti e 187 per post-acuti, come da allegato schema di regolamento;
– chiusura di 15 stabilimenti ospedalieri, come da allegato schema di regolamento;
– riconversione di 3 stabilimenti ospedalieri in strutture sanitarie territoriali, come da allegato schema di regolamento.
Entro il 31/12/2011 è prevista poi la disattivazione di 500 posti letto, di cui 130 negli Enti Ecclesiastici e 370 nelle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale.
Entro il 31/12/2012, infine, è prevista la disattivazione di ulteriori 300 posti letto delle Case di cura private accreditate, previa revisione delle pre-intese approvate con DGR n. 813 del 13/6/2006.
(Azioni da intraprendere)
1. Le azioni da intraprendere entro il 31/12/2010 sono le seguenti:
a) Riduzione di 1.513 posti letto, che consente un passaggio del numero complessivo di posti letto da 15.833 (fonte HSP-12 dell’1/1/2010) a 14.320. Tale riduzione, operata per l’anno 2010 con prevalente riferimento ai posti letto pubblici, consente il pieno rispetto dello standard di 4 posti letto per mille abitanti previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 3 dicembre 2009, attestandosi il numero effettivo di posti letto sul valore di 3,50 per mille abitanti.
b) Disattivazione degli stabilimenti ospedalieri, rientranti nella tipologia di cui all’art. 3, co.
2, lett. b), di seguito elencati:
– Ruvo di Puglia
– Bitonto
– Santeramo in Colle
– Minervino Murge
– Spinazzola
– Cisternino
– Ceglie Messapica
– Monte Sant’Angelo
– Torremaggiore
– San Marco in Lamis
– Gagliano del Capo
– Maglie
– Poggiardo
– Massafra
– Mottola
c) Riconversione in strutture extra-ospedaliere degli stabilimenti ospedalieri, rientranti nella tipologia di cui all’art. 3, co. 2, lett. c), di seguito elencati:
Rutigliano – Struttura extra-ospedaliera di riabilitazione;
Noci – Struttura extra-ospedaliera di riabilitazione;
Campi Salentina – Presidio territoriale per la gestione delle cronicità (con particolare riferimento alle cronicità immuno-mediate ed ambiente-correlate).
2. I territori interessati dalla disattivazione degli stabilimenti ospedalieri di cui alla lettera b) del precedente comma 1 saranno oggetto di processi di potenziamento e riqualificazione delle attività assistenziali territoriali alternative al ricovero, quali:
a) assistenza domiciliare;
b) assistenza specialistica ambulatoriale;
c) assistenza residenziale e semiresidenziale;
d) riorganizzazione della medicina di gruppo.
Au revoir
Giacomo
Fonte .Regione Puglia